Zoofilia: una vera e propria perversione sessuale che causa sofferenza per gli animali.
Comprendiamo insieme. Convenzionalmente tutti conosciamo il significato semantico del termine zoofilia, ovvero, amore per gli animali, ma quanti di noi si sono soffermati a pensare ai comportamenti, gli atteggiamenti e i sentimenti che si celano dietro questa parola? Di amorevole nella zoofilia c’è ben poco e concerne una serie di atti sessuali rivolti agli animali (varianti zoolagnia: contatto orale o annusare animali; zoosadismo: infliggere dolore agli animali). Tali atti creano sofferenza nell’animale che ovviamente si trova ad essere una vittima inconsapevole ed impotente. Un simile comportamento sessuale rientra nella categoria delle perversioni. Ed è per questo motivo che la maggior parte delle giurisdizioni e le nazioni hanno leggi contro questa pratica. La rilevanza giuridica dei comportamenti sessuali si verifica solo quando essi si traducono in un’aggressione lesiva di “beni” tutelati dall’ordinamento penale, quale in primo luogo la libertà sessuale di un altro soggetto non consenziente (violenza) o non dotato della capacità di autodeterminarsi: in tali casi la sessualità cessa di essere un aspetto della vita privata del singolo e diventa oggetto di repressione penale. Anche l’Unesco già nel 1978 si era espressa in merito nella dichiarazione universale dei diritti dell’animale dichiarando: “tutti gli animali nascono uguali davanti alla vita e hanno gli stessi diritti all’esistenza”.
Zoofilo. Il soggetto affetto da zoofilia trova in questa pratica la modalità esclusiva di soddisfazione sessuale che causa notevole disagio nella vita sociale, lavorativa e personale. Un aspetto che si ritrova anche in molte altre perversioni e che risulta lampante nel comportamento zoofilo è la mancanza di reciprocità nell’atto sessuale: ovviamente l’animale non può assecondare o ribellarsi. Che magari la zoofilia sia un modo per sfuggire il rapporto con gli altri esseri umani ben più complesso e che implicherebbe la messa in gioco del soggetto in una relazione reale?
Esiste davvero? Può sembrare una leggenda che appartiene al bagaglio popolare di alcune regioni del mondo quella dei pastori che hanno rapporti sessuali con i propri animali per mancanza di scambio sociale con altri esseri umani, ma purtroppo è una pratica reale e non poco diffusa se consideriamo la “stravaganza” del comportamento. È di pochi giorni fa la notizia secondo la quale una donna danese avesse iniziato ad addestrare dei cani ad “avere rapporti sessuali con gli uomini”. Purtroppo non è l’unico caso: in alcuni paesi sudamericani avere rapporti con alcuni tipi di animali è considerata pratica comune per avviare i giovani all’attività sessuale.
COMMENTI
C’è sicuramente molto da conoscere topic .
mi piace molto tutto il che avete fatto.
Maramures Grazie, buona giornata!