Women On Web: l’aborto online

Women On Web: l’aborto online

Abortire via web – Nato nel 2006, Women On Web è un sito che si occupa di fornire informazioni e supporto alle donne che vogliono abortire, ma che non

Abortire via web – Nato nel 2006, Women On Web è un sito che si occupa di fornire informazioni e supporto alle donne che vogliono abortire, ma che non possono farlo recandosi all’ospedale in quanto in molti Paesi l’interruzione volontaria della gravidanza è ancora illegale. Women On Web, infatti, spiega alle donne come sia possibile abortire in casa propria, assumendo una combinazione di due farmaci, il misoprostolo e il mifepristone (meglio noto come RU486). Nel caso in cui non sia possibile reperire i medicinali necessari nel proprio Paese di appartenenza, Women On Web, consiglia alle donne di andare ad abortire in un altro Paese, dove la pratica sia legale, se anche questo è impossibile, il sito organizza un consulto online con un medico, che compila una prescrizione per poi inviarla ad un produttore di farmaci indiani, il quale si occupa poi di spedire i medicinali.

Women-On-WebAbortire in casa? Si può – Alla base del progetto Women On Web c’è l’innovativa idea della dottoressa Gomperts, convinta del fatto che le donne possano occuparsi da sole di un’eventuale interruzione di gravidanza, consultando un apposito sito (Women On Web appunto). Con l’aborto farmacologico, spiega Gomperts, l’embrione viene espulso grazie alle pillole. Conseguenza di questo tipo di aborto sono spesso crampi e sanguinamento, nel caso di emorragia molto intensa, la donna deve recarsi all’ospedale per farsi fare un raschiamento, anche se si trova in un Paese in cui l’aborto è illegale. Il medico che praticherà il raschiamento, infatti, non potrà mai sapere se l’aborto sarà stato spontaneo o indotto.

Salvare le donne – In diverse aree del mondo, l’aborto è ancora illegale e l’insorgere di una gravidanza indesiderata può rappresentare un grande problema per le donne, che sono spesso pronte a mettere a rischio la propria vita pur di liberarsi del feto. Gomperts ha raccontato di donne che hanno cercato di abortire ingerendo veleno o candeggina, o ancora infilandosi delle bacchette nell’utero. Di qui il desiderio di salvare le donne, fornendo loro tutte le informazioni necessarie affinché possano interrompere le gravidanze senza farsi del male.

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    […] in Cile – Da 25 anni in Cile è in vigore una delle leggi più restrittive in materia di aborto.  Insieme ad altri sei paesi  del centro e del sud America non permette alle donne l’aborto […]

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    […] dopo l’assunzione del farmaco abortivo per una grave emorragia interna. Il fidanzato aveva scoperto su Internet che il Cytotec, della Pfizer, farmaco per curare l’ulcera, se assunto in dosi massicce, entro […]