Wild: la rinascita di Reese Witherspoon

Wild: la rinascita di Reese Witherspoon – Il 2 aprile esce nelle sale cinematografiche Wild, il nuovo film di Jean-Marc Vallée (nomination ai premi Oscar 2014 per Dallas Buyers Club), che vede come protagonista Reese Witherspoon. Il film è tratto da una storia vera, descritta nel libro autobiografico Wild, una stroria selvaggia di avventura e rinascita, scritto dalla stessa Cheryl Strayed. Durante tutta la sua carriera, la trentanovenne Reese Witherspoon, ha dato dimostrazione di sapersi adattare a ruoli diversi, passando dalle commedie ai film drammatici, in Wild viene messa alla prova interpretando Cheryl. L’attrice americana è riuscita ad interpretare in modo impeccabile Cheryl, ha saputo far suo il personaggio, tanto da ricevere una nomination agli Oscar 2015 come miglior attrice, ma stavolta non è riuscita a vincere come nel 2006, con l’ottima interpretazione nel film Quando l’amore brucia l’anima – Walk the line.

La trama – Dopo la morte della madre, a cui era molto legata, Cheryl precipita in un vortice di autodistruzione, tra sesso, droga e rabbia repressa. Dopo aver toccato il fondo sente crescere dentro di lei un forte desiderio di rinascita, decide così d’intraprendere un viaggio pericoloso e durissimo, soprattutto per lei che non è allenata a questo genere d’imprese. Percorrerà a piedi e da sola, zaino in spalla, il PCT, il sentiero delle Creste del Pacifico, 4000 chilometri dal deserto del Messico fino ai monti del Canada. Durante il viaggio, tra paesaggi bellissimi e ostili, incontrerà persone che l’aiuteranno e che la minacceranno, però avrà modo di confrontarsi con le proprie fobie e scoprirà il coraggio, la resistenza della mente e del corpo anche nelle condizioni più avverse.

Una donna in cerca di risposte – Wild è un road movie pieno di rabbia e dolore, le ferite e le piaghe non sono solo fisiche ma anche spirituali. Il viaggio fisico diventa per Cheryl, interpretata dal premio Oscar Reese Witherspoon, un ricerca spirituale, è una storia di redenzione, un percorso di risalita che passa attraverso la sofferenza e la disperazione, l’odio verso se stessa e verso il mondo, prima di ritrovare un motivo per andare avanti e tornare ad amare e ad amarsi. Il viaggio in solitaria di questa giovane donna ci fa pensare a una nuova forma di femminismo, per dimostrare che una donna è in grado di salvarsi da sola, pronta a ricostruire se stessa, alla fine del percorso infatti ci sarà una persona nuova, che si è lasciata alle spalle gran parte della vecchia vita.