Una lunga carrellata sulla carriera di un attrice ed un intellettuale unica nel panorama italiano. La sua intelligenza vivace ancora fa riflettere. Tanti incontri importanti per tanti ricordi importanti. Una serata d'onore per donna speciale.
Che idea bizzarra e geniale quella di raccontare il percorso artistico di Piera Degli Esposti attraverso un intervista/spettacolo e intitolare questa serata d’onore WikipierA. Enciclopedia di Piera! D’altronde Pino Strabioli non è nuovo a questo genere di incontri fortunati, reduce dal successo televisivo di quest’estate di E lasciatemi divertire su Rai 3, otto puntate che ruotavano intorno ai Vizi Capitali in cui un altro grande uomo di teatro, Paolo Poli, si raccontava attraverso la simpatica trovata e che con Strabioli dava vita ad un felice incontro fra culture sposata degnamente al divertimento. E quindi parafrasando la più grande fonte di informazioni del mondo virtuale Wikipedia nasce questo rapido, purtroppo per noi, excursus nella vita di questo straordinario e emblematico personaggio che risponde al nome di Piera. Verrebbe voglia di seguire tutte le 18 repliche in scena al Teatro della Cometa per non lasciarsi sfuggire nulla, per carpire qualche notizia in più, qualche aneddoto dimenticato, qualche spunto sfuggito alle argute intelligenze di queste due spiccate personalità. L’idea di questa serata nasce sempre in tv durante una delle puntate di Colpo di Scena in cui Pino intervista Piera. Decidono quindi di portare in scena quel curioso incontro. E quest’estate all’interno della Rassegna I Solisti del Teatro nei Giardini della Filarmonica di Roma, rassegna curata e diretta da Carmen Pignataro, ve ne è stato un piccolo assaggio. Ora in forma più articolata e nell’accogliente salotto di via del Teatro Marcello i protagonisti ce ne danno un approfondito saggio, inaugurando degnamente la stagione teatrale.
Si comincia dalla fine, e cioè dall’ultimo significativo impegno dell’attrice, quando Piera Degli Esposti festeggerà l’ingresso all’Expo della Chiesa Italiana e leggerà per le migliaia di fedeli sotto lo sguardo protettore della Madonnina la Genesi, interpretando Dio in persona. Ma Piera è stata anche la Madonna nella Rappresentazione della Passione con la regia di Antonio Calenda. Mica poco. Insomma si parte dalla fine per raccontare come un rewind della memoria la storia di quella ragazzina intelligentissima e curiosissima della vita e che nonostante i successi scolastici non riesce a stare all’interno delle rigide regole previste dalla Scuola dell’Obbligo e con l’assenso e la volontà del papà terminerà i suoi studi alla soglia della quinta elementare. C’è anche un tenero ricordo di Lucio Dalla bambino compagno di classe di Franco, amato fratello della futura attrice. La ragazzina coltiverà la sua sete di conoscenza e di sapere indipendentemente e inconsapevole della sua forte personalità si presenterà al Centro Universitario di Bologna poiché lì cercano attori. Verrà accolta e lì avrà le sue prime esperienze di teatro. Il richiamo della capitale però è forte e quindi si trasferirà a Roma, dove farà l’esame di ammissione all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica.
Ma non sarà ammessa, l’esame di cultura generale purtroppo condiziona gli esaminatori: Silvio D’Amico e Giorgio Bassani. Ma per lei le bocciature non sono finite lì, per fortuna le si aprono le porte del cinema e lavorerà per i fratelli Taviani, per Pasolini, per Luigi Zampa. Ma il desiderio di far teatro non scema e allora grazie ad un fidanzato incontrerà il gruppo romano del Teatro dei 101 e così ha inizio il suo ingresso ufficiale nel mondo del teatro. Seguono dieci anni al Teatro Stabile dell’Aquila e il commovente ricordo legato a quella città di cui non resta più nulla, è indissolubile. Piera Degli Esposti nella lunga chiacchierata si definisce ironicamente un attrice aereo/planistica poiché la sua preoccupazione nello studio dei personaggi è sempre stata anche fisica oltreché interpretativa, di come queste eroine potessero muoversi. Ed ecco allora di come la sua Mila di Codra lanciava le sue braccia nel vuoto o di come Cleopatra puntava i suoi pesanti passi. E finalmente si giunge all’incontro con James Joyce e il capitolo finale del suo Ulisse. Molly Cara è stato un cavallo di battaglia di Piera, spettacolo storico nato a Milano ma che ha girato il mondo. A elogiare la bravura dell’attrice passeranno in tanti ma il ricordo di Eduardo è unico. Lui parlerà di Verbo Nuovo, sono ormai passati tanti anni da quella definizione azzeccatissima e nonostante ciò siamo ancora di fronte all’intelligenza vivace di questa donna, il Verbo continua incessantemente e instancabilmente a essere Nuovo.
WikipierA intevista/spettacolo
con Piera Degli Esposti e Pino Strabioli
Teatro della Cometa, Roma fino al 18 ottobre
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