Vladimir Luxuria è stata vittima di aggressione e minacce ieri al Pigneto, il suo quartiere, dove si è fatta portavoce della lotta allo spaccio di droga
La vicenda – Vladimir Luxuria è stata vittima di aggressione e minacce. Il fatto è accaduto intorno alle 19 di ieri in zona Pigneto, il quartiere in cui risiede l’ex parlamentare. Proprio lei, che negli ultimi tempi si è fatta portavoce della lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti nell’area, è stata scelta come bersaglio dai malviventi della zona. “Se non la smetti ti sgozziamo, sappiamo dove abiti“, sono queste le parole del gruppo di circa 15 persone responsabile dell’aggressione. “Sono stata prima bersaglio di insulti omofobi, poi di minacce e alla fine mi hanno lanciato bustine di droga addosso” ha spiegato Luxuria.
Il racconto di Luxuria – “Mi hanno bloccata in tre mentre rientravo a casa intorno alle 19. Poi si sono avvicinati gli altri, erano circa 15 persone credo tutti magrebini. Mi hanno detto: se non vuoi vedere spacciatori cambia quartiere. Purtroppo sono stata individuata come simbolo di ribellione al degrado e così mi hanno voluto spaventare. Ho paura. Il Pigneto era un piccolo borgo felice, ma ora non è più così. È demoralizzante“ ha dichiarato Luxuria. Una donna è intervenuta permettendo a Vladimir Luxuria di rifugiarsi nel portone della sua casa, affinché la situazione non degenerasse. Prima dell’intervento delle forze dell’ordine gli aggressori sono fuggiti. “Voglio continuare a resistere, non voglio darla vinta. Ho paura in questo momento per questa azione forte, devo essere prudente da questo momento quando rientro a casa“.
Le parole del gay center – “Esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza a Vladimir Luxuria per l’aggressione di cui è stata vittima al Pigneto. Ci aspettiamo che a Luxuria arrivi la solidarietà di molti anche dalle istituzioni e dalla politica. Anche perché questa aggressione sembra dovuta per l’impegno di Vladimir a favore della sicurezza e della legalità nel suo quartiere, cosa che le deve rendere merito e non violenza”, il gay center ha espresso la sua solidarietà con queste parole del suo portavoce, Fabrizio Marrazzo.
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