Vittoria Puccini in scena con La Gatta sul tetto che scotta!

Vittoria Puccini in scena con La Gatta sul tetto che scotta!

Debutta con successo a Roma La gatta sul tetto che scotta con la fortunata regia di Arturo Cirillo al Teatro Ambra Jovinelli

Sembra assistere ad un campionato di boxe durante la visione di questo dramma di Tennessee Williams più che la rappresentazione di un dramma borghese in una camera da letto. Tre coppie a confronto, due delle quali gareggiano per l’eredità del vecchio capofamiglia che non sta morendo per uno spasmo al colon ma di tumore, si sfidano all’ultimo sangue per ottenere affetto, comprensione e riconoscimenti, e perché no anche il capitale. Un analisi spietata e sanguinolenta di questo gruppo di famiglia in un interno.

la gatta sul tetto

La gatta sul tetto che scotta dramma scritto nel 1955 dall’autore americano noto al grosso pubblico per molti adattamenti cinematografici delle sue opere teatrali. Qui è alle prese con il disgusto dei protagonisti per l’ipocrisia ma di cui loro stessi si nutrono. Ipocrisia fondata per un sospetto. Due amici sportivi professionisti, legati da un affettuoso legame, Brick e Skipper, per quel sospetto che li condanna condizionerà la vita sessuale del primo e porterà al suicidio dell’altro. Su Brick e Maggie, successivamente sposi, si ripercuoteranno inevitabilmente gli effetti. La coppia non troverà un suo equilibrio fin quando le estreme conseguenze non saranno portate a giusta conclusione.

Vittoria Puccini con voce roca, rotta dalla rabbia profonda che sgorga direttamente dal profondo. Incontra il suo personaggio Maggie la gatta, in una seduta analitica, come fosse sdraiata su quel sofà di scena davanti al suo analista a raccontare le sue frustrazioni. Sottrae giustamente alla sua interpretazione tutto il vittimismo tipico del teatro di Tennessee Williams. È davvero un felino che graffia a sangue, e se lo fa lo fa solo per amore del suo uomo, per conquistare un suo diritto naturale di donna accanto al suo compagno. Cerca protezione e per trovarla deve rimboccarsi le maniche e darne a chi era preposto a farlo per dote naturale. Vinicio Marchioni invece non nuovo a queste atmosfere, aveva interpretato Stanley Kowalski ne Un tram che si chiama desiderio, è un Brick ferito, deluso e addolorato, provvisto di tutore alla gamba e stampella per tutta la durata dello spettacolo fa fatica davvero ad imporre il suo spasimo e la sua amarezza alla sua famiglia teatrale. Straziante e tenero per un profondo senso di colpa verso l’amico morto, pronto a riprendere il suo ruolo di marito non appena si è rimesso in pace con se stesso. Strepitosa la coppia dei genitori, sempre sopra le righe, formata da Franca Penone e Paolo Musio, quest’ultimo riesce a dar vita ad una caratterizzazione cinica di un personaggio in fin di vita assolutamente gustosa e divertente.

E sulla scelta appropriata degli interpreti svetta la nitida regia di Arturto Cirillo che prosciuga tutta le parti ridondanti del testo e restituisce quelle più contrapposte e drammaturgicamente interessanti. Attualizza con qualche forzatura necessaria la traduzione del testo, svicolando così da significati convenzionali. In uno spaccato americano dai colori decisi che richiama la pittura di Edward Hopper, sembra fare riferimento piuttosto a certe atmosfere tipiche dei film di Peter Greenway. La scena bellissima è di Dario Gessati. E quel giardino rigoglioso che incombe sul fondo di pareti scorrevoli non è altro che la serra vigorosa e lussureggiante che aveva fagocitato e distrutto un’altra vittima dell’immaginario di Tennessee Williams: Sebastian di Improvvisamente l’estate scorsa. Spira dunque un interessante venticello del Mississippi sul palcoscenico dell’Ambra Jovinelli di Roma fino al 15 marzo, assolutamente da non perdere!

La Gatta sul tetto che scotta

di Tennessee Williams

traduzione Gerardo Guerrieri

con Vittoria Puccini, Vinicio Marchioni

Paolo Musio, Franca Penone, Salvatore Caruso,

Clio Cipolleta, Francesco Petruzzelli

regia Arturo Cirillo

scena Dario Gessati

costumi Gianluca Falaschi

produzione Compagnia Gli Ipocriti/Fonfìdazione Teatro della Prgola

Teatro Ambra Jovinelli, Roma

Fino al 15 marzo

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