Virginia Raggi, l’unica donna candidata a sindaco di Roma

Virginia Raggi, l’unica donna candidata a sindaco di Roma

Virginia Raggi, unica donna in corsa per la poltrona di sindaco di Roma, è la candidata del Movimento 5 Stelle.

Virginia Raggi candidata per il Movimento 5 Stelle – Dopo le accuse di complotto al centro destra in merito alle elezioni amministrative di Roma, il Movimento 5 Stelle ha scelto il suo candidato. Sarà Virginia Raggi a concorrere per la poltrona di sindaco della capitale. Avvocatessa civilista, 37enne ed ex consigliere comunale, la Raggi, sul blog di Beppe Grillo ha ottenuto 1764 voti (su un totale di 3862), pari al 45,5% delle preferenze. Al secondo posto si classifica l’ex capogruppo del M5S al Campidoglio, Marcello De Vito, con 1347 voti. Seguono Stefano Enrico, Paolo Ferrara e Maria Teresa Zotta.

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Le dichiarazioni di Virginia Raggi – “Abbiamo cercato di informare la cittadinanza su ciò che accadeva all’interno delle istituzioni. Legalità e trasparenza dovranno essere il nostro faro, l’onestà non dovrà mancare perché dovremo spezzare quei vincoli mortiferi che hanno legato i partiti alle principali forze economiche e imprenditoriali malate di questa città. Dovremo saper dire no ai privilegi, no ai favoritismi, no alle parentopoli e si alla legalità e all’onestà” dichiarava Virginia Raggi in un video di presentazione. Dopo la vittoria si è detta pronta alla sfida e per nulla spaventata. E’ convinta che Roma possa cambiare e tornare ad essere città del mondo.

Virginia Raggi e gli altri candidati a sindaco di Roma – Virginia Raggi, candidata a sindaco di Roma del Movimento 5 Stelle è consapevole che il suo sarà un compito difficile. Unica candidata donna, sfiderà alle elezioni amministrative il discusso Guido Bertolaso (Lega Nord, Forza Italia e Fratelli d’Italia), Stefano Fassina (Sinistra Italiana), il candidato del Pd e Alfio Marchini. Dubbio sulla candidatura dell’ex sindaco Ignazio Marino. Portavoce al Campidoglio nel 2013, la Raggi negli ultimi due anni si è occupata principalmente di scuola e di ambiente. “Siamo i soli a poter governare Roma perché abbiamo le mani libere” ha dichiarato, aggiungendo che teme più l’astensionismo che gli avversari.

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