La Camera dei deputati ha approvato nella giornata di ieri, all'unanimità, la ratifica della Convenzione di Istanbul, siglata dal Consiglio d'Europa nel 2011, sulla prevenzione e la lotta nei confronti della violenza sulle donne, il fenomeno, purtroppo, in grandissima espansione negli ultimi anni, denominato femminicidio.
La Camera dei deputati ha approvato nella giornata di ieri, all’unanimità, la ratifica della Convenzione di Istanbul, siglata dal Consiglio d’Europa nel 2011, sulla prevenzione e la lotta nei confronti della violenza sulle donne, il fenomeno, purtroppo, in grandissima espansione negli ultimi anni, denominato femminicidio.
L’entusiasmo di Laura Boldrini e il ricordo di Fabiana Luzzi – Ad annunciare la ratifica della Convenzione di Istanbul è stata la presidente della Camera Laura Boldrini. Con 545 voti su 545 l’aula di Montecitorio ha infatti dato il via libera, all’unanimità, alla ratifica della Convenzione di Istanbul. Il risultato della votazione, con cui l’Italia diventa il quinto Paese ad aver ratificato il provvedimento dopo Albania, Montenegro, Repubblica Ceca e Turchia è stato accolto da un lungo applauso. “È stato un segnale di sensibilità dell’istituzione, tanto più importante perché arriva nelle ore in cui, in Calabria, viene dato l’addio all’ennesima vittima della ferocia maschile, Fabiana, la giovanissima donna che in questi due giorni di interventi molti deputati e deputate hanno voluto onorare” ha detto la Presidente della Camera Laura Boldrini che, fin dal suo discorso alla Camera nel giorno in cui fu eletta, sottopose all’attenzione dei suoi illustri colleghi la problematica legata al femminicidio. La Boldrini ha ricordato in aula la giovanissima Fabiana Luzzi, ennesima vittima del femminicidio, per la quale è stato osservato un minuto di silenzio.
Josefa Idem: “Segnale forte per il Paese” – “Con l’approvazione da parte della Camera dei Deputati della Convenzione di Istanbul, il nostro Paese manda un segnale forte e deciso per contrastare il fenomeno del femminicidio e della violenza domestica”. Queste le parole del ministro delle Pari Opportunità, Josefa Idem, subito dopo l’approvazione del provvedimento, che rappresenta il primo strumento internazionale nella battaglia contro la violenza sulle donne.
Assenteismo in aula – Nonostante la ratifica della Convenzione di Istanbul, provvedimento con il quale si tenta di porre rimedio e di arginare il dilagante fenomeno del femminicidio, che possiamo considerare un fenomeno culturale ancor prima che sociale e che nel nostro Belpaese macina un numero sempre maggiore di vittime, sono giunte alcune denunce da parte di associazioni. Massimo Gramellini, giornalista de La Stampa, ad esempio, ha espresso sconcerto nel constatare la presenza di pochi parlamentari in aula nel giorno della discussione sulle tematiche connesse al femminicidio. Il giornalista ha pubblicato la fotografia dell’aula semi-deserta, commentando: “La foto testimonia l’interesse travolgente con cui i deputati della Repubblica hanno seguito il dibattito sulla ratifica della convenzione di Istanbul, che finalmente riconosce la violenza contro le donne come violazione dei diritti umani”.
COMMENTI
[…] ancor prima che sociale, nel nostro Belpaese macina un numero sempre maggiore di vittime. La Convenzione di Istanbul, approvata solo pochi giorni fa dalla Camera, rappresenta solo un piccolo passo nella direzione […]
[…] una volta nella sua vita. Non a caso l’11 Maggio 2011 a Istanbul è stata aperta alla firma la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la…. Ad oggi le firme sono 29 e le ratifiche solo 5 (Turchia, Albania, Portogallo, Montenegro e Italia) […]