Violenza sulle donne Italia: con la crisi aumentano gli abusi e diminuiscono le denunce

Violenza sulle donne Italia: con la crisi aumentano gli abusi e diminuiscono le denunce

La crisi economica che da oramai qualche anno ha colpito la nostra bella Italia, portando il Paese in ginocchio e facendo aumentare ogni giorno la povertà dei cittadini, macina ancora altre vittime. Questa volta ad essere colpite dalla crisi sono le donne che subiscono maltrattamenti all’interno delle mura domestiche.

La crisi economica che da oramai qualche anno ha colpito la nostra bella Italia, portando il Paese in ginocchio e facendo aumentare ogni giorno la povertà dei cittadini, macina ancora altre vittime. Questa volta ad essere colpite dalla crisi sono le donne che subiscono maltrattamenti all’interno delle mura domestiche. Il perché l’ha ben spiegato il ministro dell’Interno Angelino Alfano, dichiarando che “La crisi e la povertà sono possibili suscitatori di violenza”.

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La crisi economica colpisce le donne vittime di violenza – La crisi economica si beffa doppiamente delle donne vittime di soprusi e di violenze da parte dei propri uomini all’interno della propria casa: da una parte, infatti, la crisi acuisce la situazione di malessere all’interno di una famiglia, e proprio questo malessere può sfociare in atti di violenza; dall’altra, spinge le donne che subiscono questo tipo di violenze, al silenzio, perché in un momento di crisi come quella che sta vivendo il nostro Belpaese, trovare un lavoro che possa garantire di arrivare a fine mese è un’impresa ardua, e molte donne sono costrette a non denunciare la violenza subita per poter restare in casa e poter dare un minimo di stabilità economica ai propri figli, dove sono presenti.

Oltre il 40% delle donne che subiscono violenza è senza lavoro – Secondo le testimonianze di alcune associazioni che aiutano le donne vittime di violenza domestica, emerge come la maggior parte di queste non abbiano un lavoro, quindi sono sottomesse al proprio uomo non solo fisicamente, ma anche economicamente. Per il bene dei propri figli, queste donne scelgono quindi di subire i soprusi dei propri uomini, di vedersi portar via anche la dignità, perché sono impossibilitate ad avere un’indipendenza economica che le faccia staccare dal proprio carnefice. “Delle 179 donne che nel 2012 abbiamo assistito come vittime di violenza, fisica e psicologica, il 40% è senza lavoro, un dato in costante aumento e che a volte impedisce di arrivare a una denuncia che fermi i soprusi. La prima cosa che dicono in molte è ‘Io non ho reddito’, e dietro queste donne ci sono anche 143 figli”, ha raccontato per esempio Paola Castagnotto, presidente del Centro Donna Giustizia di Ferrara.

Metodo Scotland per combattere la violenza domestica – Questo è uno dei motivi per cui la Presidente della Camera Laura Boldrini ha proposto come metodo per combattere la violenza domestica, il metodo Scotland, che prevede, tra le altre cose, dopo l’allontanamento della vittima dal suo aguzzino, il reinserimento della stessa nella società e nel mondo del lavoro.

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