Violenza sessuale: abolite le nozze riparatrici in Marocco

Violenza sessuale: abolite le nozze riparatrici in Marocco

In Marocco è stata modificata la legge sulle nozze riparatrici che permetteva ad un uomo di sposare la vittima del suo abuso

Violenza sessuale, abolite le nozze riparatrici – Il Marocco si è finalmente espresso sull’astiosa questione delle nozze riparatrici: ieri il Parlamento marocchino ha votato all’unanimità un emendamento alla legge che cancella la possibilità per l’uomo di sposare la sua vittima dopo lo stupro. Non c’è alcuna riparazione possibile dunque, non vi è più alcuna scappatoia, quella che invece concedeva l’articolo 475 del codice penale, per chi si macchia di questo reato abominevole: l’atto, l’abuso sessuale ai danni di una donna, ora sarà finalmente punito, anche in Marocco.

violenza-sessuale-donne-marocco

Amina non è morta invano – La decisione del Parlamento marocchino in merito ai matrimoni riparatori, che rappresenta una grande vittoria per il genere femminile, giunge a due anni dal suicidio della giovanissima Amina el-Filali, la sedicenne che il 10 marzo del 2012 preferì mettere fine alla sua vita piuttosto che farsi imporre un matrimonio con l’uomo che aveva abusato di lei qualche tempo prima. Quello di Amina fu un gesto di straordinario coraggio: la ragazza se ne andò in silenzio, ma il suo atto ebbe una risonanza mondiale che espose, già da allora, il governo marocchino ad impronta islamica, sotto i riflettori internazionali, sempre attenti a casistiche come queste. “Oggi Amina el Filali può riposare in pace” ha detto la deputata del Partito Autenticità e Modernità, Khadija Rouissi, con entusiasmo smorzato perché, se da una parte c’è la gioia e la consapevolezza del grande passo in avanti compiuto dal Marocco in materia di diritti delle donne nel Paese, dall’altro ci si rende conto di quanto questo passo sia costato alle tante giovani donne che, prima di adesso, hanno dovuto subire in silenzio questi soprusi e queste vessazioni, contemplati dallo Stato stesso.

Una decisione che scardina alcuni concetti tradizionali – Il vice direttore di Amnesty per Medio Oriente e Nord Africa, Hassiba Sahraoui, ha espresso la sua soddisfazione per la grande vittoria avuta ieri con l’emendamento della legge sulle nozze riparatrici, auspicando che “anche Algeria e Tunisia si incamminino sulla stessa strada”. Sahraoui ha anche sottolineato come “una tale decisione scardina in qualche modo i tradizionali concetti di ‘onore’, ‘decenza’, ‘verginità’. Donne e bambine hanno valori umani intrinseci e il loro valore non può essere stabilito a partire dalla situazione familiare o dal fatto che siano o meno illibate”.

Photo credit: Repubblica.it

COMMENTI

WORDPRESS: 0