Violenza di genere: 25 novembre 2015 giornata internazionale. Continuiamo a parlarne, cerchiamo di capire.
Violenza di genere: la violenza contro le donne non è fenomeno nuovo. Ma arrivano importanti novità da una recente indagine dell’Istat: negli ultimi 5 anni le violenze fisiche o sessuali sono passate dal 13,3% all’11,3%, rispetto ai 5 anni precedenti. Il merito di un simile miglioramento nell’ambito della violenza di genere potrebbe essere dovuto ad una maggiore informazione e al continuo lavoro di prevenzione che si fa sul campo. Un incentivo, questo, per proseguire nella promozione di campagne di sensibilizzazione, ma anche uno sprono per organizzare e progettare interventi mirati alla diffusione di conoscenze e competenze che possano divenire strumenti da utilizzare sia da parte delle donne vittime di violenza sia da tutte le persone che potrebbero trovarsi ad essere il primo contatto per cercare aiuto. Personale sanitario e personale delle forze dell’ordine dovrebbe essere pronto ad accogliere richieste sia di carattere pratico che strettamente emotivo.
Sulla buona strada. Siamo sulla strada giusta forse per contrastare le violenze sulle donne? Può darsi, ma questo non deve farci abbassare la guardia e bisogna continuare a fornire strumenti ed informazioni al fine di non abbandonare le vittime di violenza e per non far loro sperimentare un vissuto di solitudine ed incomprensione. Continuano, quindi le campagne di sensibilizzazione anche quest’anno in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere che ricorre il 25 novembre. A tal fine il team dell’Istituto di Sessuologia Clinica di Roma ha realizzato una brochure informativa con il duplice scopo di informare e prevenire. L’ottica in cui il team ha lavorato è quella secondo la quale ad una maggiore informazione corrispondono migliori strategie preventive.
Violenza o violenze? Tra gli intenti con cui è stato svolto il lavoro rientra quello di sottolineare che per violenza non si intende solo subire dei maltrattamenti fisici, sebbene questa sia la forma più evidente di maltrattamento, ma esistono svariati modi in cui si possono mettere in atto comportamenti violenti. La violenza può essere anche psicologica o economica, per non parlare del diffusissimo fenomeno dello stalking. Rendere le persone in grado di riconoscere, sebbene in assenza di percosse, che si stanno subendo dei maltrattamenti è sicuramente uno degli obiettivi che bisogna ulteriormente porsi affinchè possano emergere anche le situazioni di sofferenza che, non essendo facilmente definibili come violenza, restano sommerse nel silenzio. Violenza è tutto ciò che causa sofferenza al corpo ed allo spirito: bisogna dire basta.
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