Valeria Solesin, il fidanzato: “E’ morta fra le mie braccia”

Valeria Solesin, il fidanzato: “E’ morta fra le mie braccia”

Valeria Solesin è morta per dissanguamento tra le braccia del fidanzato.

La vittima italiana di Parigi – Valeria Solesin è l’unica vittima italiana degli attentati di Parigi. La giovane dottoranda si trovava al Bataclan con il fidanzato Andrea Ravagnani, al concerto degli Eagles of Death Metal, quando i terroristi hanno fatto irruzione iniziando a sparare sulla folla dei presenti. La ragazza era stata data inizialmente per dispersa e amici e familiari avevano lanciato degli appelli in rete per ritrovarla. Qualche giorno dopo la notte dell’orrore del 13 novembre è arrivata la notizia della sua morte, confermata dalla Farnesina. A dieci giorni dall’attentato emergono dei particolari sulla sua tragica morte.

valeria solesin

Il raccondo del fidanzato Andrea RavagnainiValeria Solesin, la 28enne italiana di origini venete, che viveva a Parigi per motivi di studio, è l’unica vittima italiana degli attentati di Parigi. Il fidanzato Andrea Ravagnani, che era con lei quella sera al Bataclan, ha raccontato come si sono svolti i fatti, trasmettendo l’orrore di quella notte di follia: la ragazza è morta tra le sue braccia. Il giovane ha spiegato ai carabinieri di Venezia che Valeria è morta per dissanguamento. La salma della donna è arrivata in Italia. A Venezia è stata aperta la camera ardente e in molti si sono recati per un ultimo saluto a Valeria Solesin, tra cui il sindaco Luigi Brugnaro, il sottosegretario all’economia Pier Paolo Beretta e il deputato Fassina. “Per due ore mi sono finto morto e sono stato abbracciato a Valeria. I terroristi dell’Isis passavano tra i feriti del teatro Bataclan per dare il colpo di grazia alle vittime” ha dichiarato Ravagnani.

L’autopsia – Il corpo della ragazza è stato sottoposto ad autopsia presso l’ospedale dell’Angelo di Mestre. Dagli esami è emerso che Valeria Solesin è stata colpita da un solo colpo di kalashnikov al volto. La giovane non è morta sul colpo, ma lentamente, per dissanguamento, mentre il fidanzato Andrea Ravagnani tentava di salvarla e allo stesso tempo di non farsi notare dai terroristi presenti in sala. La follia e l’orrore della sera del 13 novembre riemergono attraverso i particolari della morte di Valeria Solesin.

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