Storia di uomini che aiutano in casa le mogli; le compagne devono essere grate e si devono sentire fortunate.
La storia di Edward – Sull’Huffington Post è uscito un interessante articolo del blogger Clint Edwards sugli uomini che aiutano in casa, su ciò che compete loro e sui ruoli di donne e uomini per quanto riguarda i figli e le faccende domestiche. Il titolo dell’articolo, “Solo perché mi sveglio di notte, non vuol dire che debba ricevere lodi”, si riferisce alla maggior parte degli uomini che aiutano in casa molto poco e se lo fanno pretendono di essere ringraziati come se stessero facendo un favore alla moglie o alla fidanzata perché in ogni caso le faccende domestiche non competono loro. Clint racconta un episodio in cui discuteva con la compagna, dopo aver trascorso una lunga nottata entrambi svegli per la figlia piccola: “Almeno mi alzo di notte! Molti uomini non lo fanno, dovresti essere grata!”.
Gli uomini in casa – Mel, la fidanzata, dopo aver sentito il compagno che le diceva che è fortunata ad avere un uomo accanto a sé che si alza di notte per sua figlia e dovrebbe essergli grata, era rimasta in silenzio; poi, guardandolo negli occhi, con tono pacato ha chiesto: “Vorrei che non dicessi più questa cosa”. Mel era una studentessa al college, una volontaria a scuola e madre madre di tre bambine. In quel periodo Mel, quando non si trovava al college, trascorreva ore a lavorare sul tavolo della cucina, con le bambine che le correvano attorno. Spesso sosteneva di accusare la pressione di dover tenere la casa pulita, di dover cucinare, di portare i figli dal dottore o a fare sport o di preoccuparsi di mantenerli puliti e sani. E il compagno era lì a chiederle di ringraziarla perché la notte si svegliava per sua figlia. Il concetto di uomini che aiutano in casa è molto interessante: gli uomini “aiutano” le donne che sono le prime a doversi occupare dei figli e delle faccende domestiche; essi, se vogliono, perfezionano il lavoro estenuante che le mogli gestiscono a casa da sole. Le donne lavano i piatti su cui entrambi mangiano, portano i figli di entrambi a calcio, puliscono la casa che entrambi abitano. E si pensa che gli uomini debbano ricevere anche dei riconoscimenti speciali, che le mogli e le fidanzate debbano esser loro grate.
Ruoli in casa – Ritornando alla storia di Edward e Mel: “Perché?! È vero! Faccio molte cose che gli altri padri non fanno. Sono una brava persona”, le ha risposto Edward. Mel, avendo in braccio una delle bambine, e sussurrando perché le altre stavano ancora dormendo, disse: “Perché in questo modo non sento di essere in un rapporto pari. Sento di doverti ringraziare ogni volta che ti alzi di notte per la bambina. Questa è anche tua figlia.”. Mel affermava di apprezzare qualunque gesto il compagno facesse ma di non approvare il modo in cui lui si comportava, come se stesse facendo qualcosa di eccezionale. Edward, in un primo momento arrabbiato, ha pensato di portare a Mel la lista di tutti i suoi amici che non si occupano della casa e dei figli. Poi ha iniziato a pensare che la moglie, che lavora quanto lui, ha sulle spalle anche il peso di una società che crede che le faccende domestiche e la crescita dei figli siano compito delle donne che sono più adatte e più brave a svolgere tali pratiche. Non si è mai sentito parlare di un “casalingo” e solo la visione di un uomo con i guanti per pulire la cucina ci fa ridere. A lavoro, Edward ha chiamato Mel e le ha chiesto scusa: “Hai ragione, è un rapporto equo e il fatto che mi svegli la notte per mia figlia non deve essere considerata una cosa sensazionale, non è un favore che ti faccio”; “Grazie”.
Fonte: Clint Edwards, The Huffington Post
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