Unioni gay in Italia: a settembre la legge
L’annuncio – Ad annunciarlo è il premier Matteo Renzi: a settembre verrà presentata in Parlamento una legge sulle unioni gay. Mentre in Texas il Partito Repubblicano si dichiara a favore della psicoterapia per “guarire e convertire” le persone di orientamento omosessuale, nell’Italia del Papa e del cattolicesimo imperante sembra si sia fatto un passo avanti. Del resto, quella delle unioni civili è una battaglia che Renzi ha già inserito nel suo programma di governo e che, ancor prima, aveva presentato al governo Letta A farsi leader della proposta, Ivan Scalfarotto, già noto per la legge contro l’omofobia e la transfobia. A pochi giorni dal Gay Pride di Roma, questa sembra essere una vittoria per tutto il mondo lgbt, che rivendica nella sua lotta il diritto per due persone dello stesso sesso di essere compagni di vita con diritti e doveri.
La legge sulle unioni gay – In sostanza la legge “prevede che la coppia omosessuale che decide di sposarsi possa iscriversi all’ufficio dello stato civile in un apposito registro delle unioni civili. Da quel momento sono una coppia ufficiale con tutti i diritti e i doveri simili a una coppia eterosessuale unita in matrimonio.” Di conseguenza, i due partner condivideranno una lista di diritti e doveri da cui sono ancora esclusi: il diritto alla reversibilità della pensione in caso di morte del compagno, il diritto alla successione, il diritto di assistenza, per esempio. Per quanto riguarda l’adozione di figli, questa ancora viene negata, ma verrà introdotta una mezza misura: l’istituto dello “stepchild adoption”, secondo cui un partner potrà adottare il figlio dell’altro (sia se avuto naturalmente, sia se già adottato), seguendo un sistema ora vigente in paesi come Germania, Finlandia, Danimarca e Norvegia.
Opinioni sulle unioni gay – L’annuncio dato dal premier Matteo Renzi ha rinfocolato speranze e alimentato dibattiti. La legge sulle unioni gay si baserebbe sul modello della civil partnership britannico e questo è servito a molti da rassicurazione: non si tratterebbe di matrimonio, ma solo di unioni civili, di condivisione di alcuni diritti e doveri. Tuttavia la battaglia non si preannuncia per niente facile: già la parte cattolica del Pd non è totalmente d’accordo sulla linea, tanto più che il compromesso sull’adozione risulterebbe per alcuni troppo da accettare, garantendo, in fondo, la possibilità per una coppia gay di crescere un bambino. Per ora, comunque, è tutto da vedere: bisogna aspettare settembre e vedere se Renzi riuscirà a onorare il suo impegno. Certamente, per ora, anche l’annuncio in sè non può che rappresentare una piccola vittoria.
COMMENTI
[…] regale – Quasi in contemporanea con l’apertura italiana al mondo gay, la Spagna stupisce con le decisioni dei reali. Il nuovo Re Felipe VI di Spagna e la regina […]
[…] trascrizioni di questi matrimoni a Napoli. Per ora, c’è solo da aspettare, così come per la legge proposta da Renzi da presentare a settembre in Parlamento. Indubbiamente, il mondo lgbt napoletano e non solo, sabato […]
[…] penisola, la possibilità per coppie omosessuali di unirsi in matrimonio –anche se si parla di un progetto di legge a riguardo da discutere a settembre – e di conseguenza sfuma il progetto di avere un figlio. […]
[…] nella società” e, in sostanza, sulla discussa legge di Scalfarotto contro l’omofobia e sulla proposta di Renzi per le unioni civili, che sarebbe dovuta partire a settembre. Del resto, l’esperienza delle Sentinelle in Piedi, […]