Sono tante le occasioni in cui il cinema internazionale ha attinto ai romanzi e soprattutto ai personaggi femminili di Doris Lessing, la scrittrice inglese premio Nobel per la letteratura, morta oggi all’età di 94 anni. A poche ore dalla sua scomparsa, Repubblica.it le dedica una galleria cinematografica.
Sono tante le occasioni in cui il cinema internazionale ha attinto ai romanzi e soprattutto ai personaggi femminili di Doris Lessing, la scrittrice inglese premio Nobel per la letteratura, morta oggi all’età di 94 anni. A poche ore dalla sua scomparsa, Repubblica.it le dedica una galleria cinematografica, a partire da un film di produzione franco-australiana ancora nelle sale italiane: Two mothers della regista Anne Fontaine, tratto dal romanzo Le nonne. Protagoniste sono due splendide attrici americane, Robin Wright e Naomi Watts, che interpretano Roz e Lil, due amiche dal rapporto simbiotico, con due figli giovani e affascinanti, a loro volta amici. Per una serie di circostanze, ognuna delle due si avvicina al figlio dell’altra, creando un legame sempre più passionale. Il film, presentato al Sundance Film Festival a gennaio 2013, è stato distribuito in Italia a partire dal 17 ottobre.
Rue de Retrait, dal Diario di Jane Somers – L’amicizia simbiotica fra due donne è il tema centrale anche di un altro film, il francese Rue De Retrait del 2001, diretto da René Feret. Il film è tratto dal romanzo della Lessing The Diary of a Good Neighbour (1983), tradotto in italiano con il titolo Il diario di Jane Somers e pubblicato da Feltrinelli. In questo caso, però, le protagoniste sono una pubblicitaria quarantenne e una donna di novant’anni: dal contrasto fra i due personaggi e dalle trasformazioni che innesca in loro nasce il fascino e l’originalità della storia. Dal racconto breve An Unposted Love Letter è stato tratto invece il film svedese del 1981 Gräset sjunger (Killing Heat): è la storia di una donna che si trasferisce in campagna dalla città con il suo futuro marito. Lì scoprirà un nuovo stile di vita, senza le comodità cittadine, e soprattutto una nuova sessualità, con un altro uomo.
Futuri apocalittici e amori oltre le differenze – Dal romanzo omonimo del 1974 è stato tratto invece il film inglese Memorie di una sopravvissuta (1981): la protagonista, Julie Christie, si rifugia in un’antica casa vittoriana per difendersi dall’orrore di un futuro Medioevo seguito a una guerra atomica. E proprio in questo periodo, Jean-Paul Civeyrac sta girando Mon Amie Victoria, dal romanzo Victoria and the Staveneys: una bambina nera di otto anni, cresciuta in un ambiente povero, rimane meravigliata scoprendo la vita di una famiglia borghese. Passati diversi anni, Victoria ritrova Thomas, uno dei figli di questa famiglia, e dalla loro breve storia nasce Marie, che la donna decide di crescere da sola, senza dire nulla al padre. Ma quando la bambina raggiunge l’età di sette anni, Victoria decide che sua figlia non dovrà avere il suo stesso futuro, e si riavvicina alla famiglia di Thomas.
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