Troppo belle per essere vere: ce lo dice Meike Harde

Troppo belle per essere vere: ce lo dice Meike Harde

La designer Meike Harde riflette sul concetto di bellezza

Troppo belle per essere vere – “Troppo belle per essere vere” è il nome, tradotto da Too beautiful to be true, di una delle ultime opere della designer tedesca Meike Harde. Esposta di recente all’Exibition of Fine Arts di Saarbrucken, città del sud est della Germania, l’opera consiste in un set di micro-maschere che riguardano alcune aree del viso femminile: occhi, naso e bocca. Costruite sul modello delle immagini pubblicitarie, queste maschere possono essere indossate, lasciando le altri parti del viso scoperte. Ma, una volta sul viso della persona, producono un effetto deformante, quasi mostruoso.

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La critica di Meike Harde – E’ chiaro che l’opera della designer tedesca non è soltanto un gioco divertente creato per far ridere le persone. Si nota, in maniera abbastanza evidente, una critica ai modelli di bellezza imperanti nella società di oggi. Una bellezza sinonimo di perfezione e di eterna giovinezza. Una bellezza che non ha rughe e che si nutre di botox, sorrisi smaglianti e ciglia lunghissime. E’ la stessa Meike Harde a dare una risposta esplicita in questo senso: “Mi è venuto spontaneo creare qualcosa che criticasse l’irreale bellezza estetica alla quale le donne di oggi si trovano esposte. Viviamo una pressione fortissima in questo senso.”

Il fascino del genuino – All’Exibition of Fine Arts era data la possibilità a chiunque di usufruire gratuitamente delle mascherine e di verificarne le conseguenze su sé stessi. Quella di Meike Harde non si configura come un’arida critica ai modelli di bellezza o una retorica dell’invecchiamento e della naturalità. La sua opera possiede lo stesso “fascino del genuino” di tutte le altre “creature” di design cui ha dato vita. Un’opera tutto sommato intensa, ma che possiede anche il suo lato divertente. Vicina alle riflessioni di altre artiste che con le loro opere cercano di ricordarci che, in fondo, la bellezza è imperfezione.

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