Transessuali a Miss Italia 2015? Parla Vladimir Luxuria

Transessuali a Miss Italia 2015? Parla Vladimir Luxuria

Transessuali a Miss Italia 2015? Parla Vladimir Luxuria, che svela importanti novità nel concorso di bellezza per la prossima edizione

Donne transessuali a Miss Italia 2015? – Donne transessuali a Miss Italia? Era solo di un anno fa la polemica montata da Vladimir Luxuria contro l’organizzazione del concorso di bellezza, rea di escludere le donne transessuali operate che da regolamento non possono accedere alla competizione. Invitata da Simona Ventura per prendere posto nella giuria di Miss Italia, lo scorso anno Vladimir Luxuria aveva rifiutato il ruolo per i motivi sopracitati, mentre quest’anno qualcosa l’ha spinta a cambiare idea e dunque ad accettare la medesima proposta, nuovamente avanzata dalla Ventura. Dunque qualcosa è cambiato nel regolamento o Vladimir Luxuria avrà cambiato strategia per diffondere le sue idee? Nessuna delle due cose, il regolamento è rimasto intatto ed anche Vladimir ha scelto di essere coerente con le proprie idee; ma qualcosa di nuovo c’è, e riguarda il passaggio delle verifiche.

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Meno controlli sulle donne a Miss Italia – Quando un uomo sceglie di diventare donna a tutti gli effetti passando sotto gli attrezzi del chirurgo non può più essere considerata transessuale, in quanto, agli occhi dello Stato italiano, diventa donna a tutti gli effetti. Il regolamento di Miss Italia pone invece tra i requisiti di partecipazione l’essere donna fin dalla nascita, punto questo fortemente contestato da Vladimir Luxuria al punto da sortire, quest’anno, un leggero cambio di passo da parte di Patrizia Mirigliani. Le donne non nate donne saranno accettate al concorso? Forse no, o forse sì, perché di fatto nessuno andrà a controllare se le donne risultanti tali dai documenti lo siano fin dalla nascita.

Perché Vladimir Luxuria ha accettato Miss Italia? – Vladimir Luxuria, spiegando all’Ansa le motivazioni che l’hanno spinta ad accettare quest’anno il ruolo rifiutato l’anno scorso, si è così espressa:

Credo che da quest’anno l’interpretazione sarà più morbida e l’organizzazione si limiterà a controllare il nome sul documento d’identità, senza fare ulteriori ricerche sul certificato di nascita delle ragazze. È una questione di privacy e di rispetto. Del resto, anche per lo Stato chi è nato uomo ed ha cambiato sesso diventa donna a tutti gli effetti.

Un passo avanti notevole per un concorso, quello di Miss Italia, affaticato e stantio, dove ad allontanare l’interesse non c’è solo una retorica onnipresente, ma anche bigotte limitazioni imposte dal regolamento e predominati nella comunicazione che lo hanno reso piuttosto anacronistico. Mentre la società si è evoluta, la Miss Italia di Patrizia Mirigliani si è arenata verso scogli già battuti, perdendo appeal sia sul pubblico che nell’universo dello spettacolo. Servirà davvero una “rivoluzione Luxuria” per riportare Miss Italia ai fasti del passato?

Vito Tricarico

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