Si è concluso ieri Trame. Festival dei libri sulle mafie, che si è svolto a Lamezia Terme dal 19 giugno
Si è concluso ieri Trame. Festival dei libri sulle mafie, che si è svolto a Lamezia Terme dal 19 giugno. Primo evento culturale in Italia dedicato alla letteratura sulle mafie, è organizzato dalla Fondazione Trame, dall’Associazione Antiracket di Lamezia, dall’Associazione italiana editori e dal Comune di Lamezia Terme.
Non solo libri, la manifestazione e le donne – Non solo libri, in questa terza edizione di Trame ne sono stati presentati 40, ma anche, arte, musica e cinema, attraverso installazioni, concerti, anteprime di film impegnati e laboratori; sfondo della manifestazione, a Piazza Mercato Vecchio, Mani in alto, le grandi mani colorate realizzate da Chiara Rapaccini assieme ai ragazzi volontari di Catanzaro e Lamezia Terme e all’Associazione Antiracket di Lamezia Terme. Inoltre, gli organizzatori di Trame quest’anno hanno puntato a sottolineare l’impegno delle donne nella lotta alle mafie. Tanti i libri di e per le donne, dedicati a coloro che negli ultimi anni stanno lasciando un segno nel Sud, alzando la voce contro la ‘ndrangheta. Madri, sorelle, figlie divenute testimoni di giustizia; giornaliste, magistrate e insegnanti che, determinate, si ribellano e, non da ultime, le amministratrici impegnate.
Le donne contro la ‘ndrangheta – Il 22 giugno sul palco di Trame il giornalista del Corriere della Sera Goffredo Buccini, autore del libro L’Italia quaggiù. Maria Carmela Lanzetta e le donne contro la ‘ndrangheta, ha aperto un dibattito con il sindaco di Monasterace, la Lanzetta appunto, e il sindaco di Rosarno, Elisabetta Tripodi. Entrambe hanno subito minacce e attentati mafiosi da quando hanno cominciato a svolgere le loro attività di amministrazione. Le sindache antimafia sono quotidianamente in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata e sono le fautrici del cambiamento di una certa mentalità calabrese che vive di omertà e rifiuto della realtà.
Le sindache antimafia – Così a Trame si è parlato di giustizia, di legalità, di speranza. La speranza che viene anche dalla politica, o meglio da una sua piccola parte, come quella di Maria Carmela Lanzetta ed Elisabetta Tripodi, che ha riconosciuto il problema della ‘ndrangheta in Calabria. Perché sì, sembra un paradosso, ma c’è ancora, in alcuni, un difetto di riconoscimento della presenza mafiosa. E Maria Carmela Lanzetta lo sa bene; proprio a Monasterace infatti, dopo la pubblicazioni di Goffredo Buccini, è scattata una protesta e una campagna di boicottaggio del libro.
- Mani in alto, l’installazione di Chiara Rapaccini
- Elisabetta Tripodi, sindaco di Rosarno
- Maria Carmela Lanzetta, sindaco di Monasterace
Nonostante questo, le due sindache continuano a fare il loro dovere con onestà e legalità. E il fatto che se ne parli a Lamezia Terme, teatro di una sanguinaria guerra tra faide dal 2000, è un buon segno.
Piera Boca
COMMENTI
[…] donne di ‘ndrangheta sono state protagoniste nel silenzio. Di questi temi si è occupato anche Trame. Festival dei libri sulle mafie, che si è svolto a Lamezia Terme nel giugno scorso con la collaborazione dell’Associazione […]
[…] per celebrare le donne calabresi che hanno raggiunto traguardi e obiettivi. Per lei, che ha lottato con la ‘ndrangheta, arrivare dove è arrivate forse è più di un […]