Torre Guaceto è un'oasi protetta nel territorio di Carovigno, in provincia di Brindisi, la meta ideale per le vacanze estive in Puglia
Viaggio a… Torre Guaceto – La magia di un posto incantato, il reale che si confonde con la fantasia, il sogno che diventa bellezza fantastica e meravigliosa realtà. Tutto questo è Torre Guaceto, un piccolo paradiso, un dolce modo per sfuggire alle frenetiche attività di ogni giorno, alle brutture che quotidianamente ci toccano. Torre Guaceto è un paradiso, un vortice di suoni, di colori, profumi, mare, natura. Passeggiando in questo angolo di mondo finalmente ritorniamo a sorprenderci, perché la natura ci sorprende sempre, anche quando l’occhio umano dimentica di guardare e sentire ciò che di bello essa può offrire.
Ogni giorno ci si concentra su affanni, preoccupazioni inutili, o più semplicemente si è preda della quotidianità, ma basta avventurarsi in questi posti per capire che è ancora possibile stupirsi per un tramonto, per il volo di una farfalla, per gli odori delle piante della macchia mediterranea, per la trasparenza del mare, per gli animali che si possono vedere e sentire, ed anche per quelli che si riescono solo a percepire; ed allora ecco che si ritorna anche a fantasticare, immaginare, creare. Torre Guaceto conquista proprio tutti, chi in questi posti ci ha sempre vissuto, chi ha imparato a conoscerli solo adesso nonostante sia nato e cresciuto qui, ma soprattutto conquista i tanti turisti, stranieri e non, piccoli e grandi, coppie e singoli che inevitabilmente quando tornano a casa, portano via un pezzo di questo sogno e lo custodiscono gelosamente tra i ricordi più belli, per sempre. Su questa sabbia, in questo mare, tra la vegetazione fitta diviene chiara la perfetta sintonia della natura. Ogni cosa è magicamente legata all’altra: animali, piante, clima, mare, dune; una strepitosa concatenazione, un’invidiabile armonia.
Torre Guaceto, la natura concatenata – Torre Guaceto racchiude diversi ambienti, diversi habitat. Possiamo imbatterci nella folta macchia mediterranea dove scopriremo che ogni arbusto sembra essere nato per contrastare il caldo torrido e la siccità dell’estate. Abbiamo il Lentisco, l’Alaterno, lo Sparzio Pungente, il Ginepro Coccolone e il Giglio di mare; ma anche piante aromatiche quali il Timo Arbustivo, il Rosmarino ed il Mirto; quest’ultimo era una pianta sacra che i greci consigliavano per augurare una vita sentimentale duratura e serena. Anche gli animali possono godere della serenità di questo luogo: tra i mammiferi notturni vi sono il Tasso, la Donnola, la Faina; ma anche innocui serpenti che è possibile vedere mentre fuggono allo sguardo umano ed un’innumerevole presenza di uccelli. Gli uccelli proprio dalla famosa zona umida di Torre Guaceto sostano prima di prendere il volo per migrare in altre terre lontane. L’area marina presenta tre zone di protezione: integrale, generale e parziale. Anche l’area marina racchiude in sé qualcosa di magico, innanzitutto il litorale: sul bagnasciuga si possono trovare le foglie secche di una preziosa pianta marina: la Posidonia Oceanica, una pianta che cresce sui fondali per poi riemergere in superficie a testimonianza del buono stato di salute delle acque della Riserva; i fondali sono praticamente un mondo a parte, lo spettacolo nello spettacolo, vi sono alghe colorate e numerosi pesci, talvolta buffi, colorati anche loro e dalle diverse dimensioni. Non esistono parole per descrivere le nuance di Torre Guaceto, un’esplosione continua e strepitosa di luci, odori e natura. Questo posto ha paesaggi diversi e di conseguenza vari colori e sapori a seconda della stagione ma, in ognuna di esse vi è sempre un motivo per ritrovarsi fuori dal mondo, ma pur sempre in esso.
La storia di Torre Guaceto – Torre Guaceto, oltre a tutto questo, è anche tanta storia. Nasce nell’età del Bronzo (І millennio a.C.), vi è l’influenza dei Messapi, a cui segue il dominio romano. La zona fu abbandonata dopo la caduta dell’impero romano per poi ritornare alla ribalta nel periodo medievale, quando veniva utilizzata dai Saraceni ed i Turchi per i loro saccheggi, Torre Guaceto attirava loro per la possibilità di un facile approvvigionamento di acqua, ed è proprio al termine arabo Gawsit, il “luogo dell’acqua dolce” che deve il suo nome
La gestione di Torre Guaceto – Torre Guaceto attualmente è gestita dal Consorzio di Torre Guaceto appunto, costituito dal comune di Carovigno, dal comune di Brindisi e dal WWF Italia. Il Consorzio, che ha sede nel suggestivo castello Dentice di Frasso di Carovigno, s’impegna a monitorare e tutelare questo splendido e fragile paradiso in terra; nello stesso tempo è anche molto attento allo sviluppo sostenibile del territorio. Nell’entroterra possiamo trovare un importante sistema agricolo proprio dell’area protetta costituito dai maestosi uliveti secolari. Al fresco delle loro fronde il cocente sole ed il grande vento insieme, narrano storie fantastiche ed antiche battaglie ormai lontane. Un altro tassello del sistema agricolo in riserva è il progetto “Oro del Parco” che incentiva la produzione di olio extravergine d’oliva biologico oltre al famoso e succoso pomodoro Fiaschetto che viene coltivato nelle zone pianeggianti della Riserva, anch’esso secondo metodi di agricoltura biologica, divenuto un presidio Slow Food. Non solo alberi ed agricoltura, ma anche di pesca protetta si occupa il consorzio, evitando quindi un’attività sconsiderata di pesca possa ripercuotersi negativamente sull’ambiente.
La riserva è spirito di libertà e la natura che la compone è il suo corpo ma lo spirito di Torre Guaceto è senza dubbio la Cooperativa Thalassia, divulgatrice, promotrice di tutte le attività che si possono svolgere sia nell’entroterra che in mare gestisce il centro visite Al-Gawsit con cui realizzare delle poetiche visite guidate nelle diverse aree della riserva; non le solite, consuete informazioni, queste escursioni diventano racconti di storia e natura, diventano un palcoscenico a cielo aperto. La Cooperativa Thalassia noleggia anche delle bici per addentrarsi in riserva e nelle zone agricole ed ammirare i secolari arbusti d’ulivo. Altri momenti indimenticabili si possono vivere in mare naturalmente con il sea watching. Muniti di maschera e pinne e con l’ausilio di un istruttore, è possibile esplorare i superbi fondali dalla zona A (dove normalmente non è prevista la balneazione). Per i più piccoli invece la Cooperativa Thalassia realizza dei fantasiosi laboratori per scoprire, giocare e rispettare questo mondo fatato, dove un vecchio tronco può diventare un drago ed una conchiglia l’amuleto magico per addomesticarlo. Quando il cielo diventa infuocato ed il sole stanco lascia il posto alle stelle, la giornata che sembra finita in realtà si arricchisce di una nuova esperienza: uno squisito bio-aperitivo presso il centro visite Al-Gawsit nella borgata di Serranova, dove è presente anche un mercatino bio (per quanti volessero portarsi via un gustosissimo ricordo). Quando la luna diventa grande ed illumina la notte della riserva, inizia l’ultima attività della Cooperativa, un’escursione tra reperti archeologici ed astrologia, un’ultima emozione, forse la più surreale e romantica prima della buona notte.
Perdersi per poi ritrovarsi – Torre Guaceto è tutto questo, ma sicuramente tanto altro di più: è amore per l’ambiente, per la vita. Passiamo tanto tempo, troppo tempo, persi nella confusione, nel caos delle nostre vite. Qui non esiste il tempo, tutto si ferma, tutto si muove rimanendo immobile, è in ambienti come questo che l’essere umano può recuperare il rapporto con se stesso, spesso dimenticato, ed arrivare a raggiungere una stabilità che normalmente si fa fatica a mantenere. Una cosa che dovremmo fare tutti è spegnere la multimedialità che ci circonda, allontanarci dalle cose frivole e perderci in posti come questo, forse solo così ci ritroveremmo per davvero.
Elena Lanzilotti
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