Vi è mai passato per la testa di ricorrere al solletico per raggiungere sensazioni sublimi tra le lenzuola? Ebbene, con le dita o con semplici oggetti
Vi è mai passato per la testa di ricorrere al solletico per raggiungere sensazioni sublimi tra le lenzuola? Ebbene, con le dita o con semplici oggetti potrete rendere piacevolissimo il preludio delle vostre notti bollenti. Il termine “solletico” in realtà ci riporta con la mente al mondo dell’infanzia, tra i simpatici dispetti di alcuni bambini e le risate fragorose di altri. Tornando nel mondo adulto però, il solletico diventa anche una forma di approccio, per riuscire ad instaurare un contatto più ravvicinato con una persona. Con tickling si indica propriamente il solletico erotico, una sorta di gioco sessuale che non necessariamente termina con un rapporto completo, ma che provoca sensazioni diverse in ogni persona, dalla leggera stimolazione al desiderio sfrenato.
Il tickling non è un’invenzione moderna, ma ha origini antichissime. Dapprima veniva usato come tortura, in particolare nelle persecuzioni religiose contro gli eretici, e nei campi di concentramento nazisti. Con la zarina Caterina la Grande, nota per la sua indole spregiudicata, assunse una valenza erotica. L’imperatrice russa infatti era solita farsi sfiorare su tutto il corpo dai suoi servi, con ventagli e piume.
Lo scopo del tickling è quello di provocare sensazioni piacevoli sfiorando il corpo, utilizzando svariati oggetti: i capelli sciolti, piume, biro, forchette, spazzole, spazzolini da denti, veli o semplicemente le mani. A volte la “vittima” viene legata e bendata, per rendere il gioco più intrigante e stimolante. Il desiderio si scatena lentamente, con tocchi leggeri e prolungati e con morbide movenze. La risata provocata dal solletico poi disinibisce e libera la libido. Sembra che i punti più sensibili siano mani e piedi, i quali, se stimolati nel modo giusto, riescono a donare intense sensazioni.
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