Temple Grandin, scienziata autistica: dalle mucche ho imparato il potere degli abbracci

Temple Grandin, scienziata autistica: dalle mucche ho imparato il potere degli abbracci

Temple Grandin è una professoressa di scienze animali all’Università del Colorado. È dottore di ricerca in zoologia dal 1989, progettista di attrezzature per il bestiame, ma famosa soprattutto per aver inventato, a soli 18 anni, la “macchina degli abbracci”. Ed è autistica. “Senza l’autismo non avremmo forse avuto Albert Einstein o Wolfgang Amadeus Mozart” ha spiegato.

Temple Grandin è una professoressa di scienze animali all’Università del Colorado. È dottore di ricerca in zoologia dal 1989, progettista di attrezzature per il bestiame, ma famosa soprattutto per aver inventato, a soli 18 anni, la “macchina degli abbracci”. Ed è autistica. Nata nel 1947, a due anni le fu diagnosticato un danno cerebrale: Temple fu quindi seguita in una scuola materna strutturata per questi casi, e solo molti anni dopo fu accertata la sindrome autistica, mentre prima si era parlato della sindrome di Asperger, una sua versione meno grave. La bambina aveva difficoltà a rapportarsi con le persone, e i medici prevedevano per lei un futuro in una casa di cura, mentre Temple mostrava già di avere un’empatia particolare con gli animali, e soprattutto con le mucche del ranch di sua zia, in Arizona: passava ore con loro, le accarezzava, percepiva i loro stati d’animo.

Autismo, Temple Grandin

Come le mucche: l’abbraccio che calma – E prendeva esempio da loro: «durante la pubertà avevo in continuazione attacchi di panico», ha detto la Grandin in un’intervista a Panorama; «un giorno ho visto che quando una mucca veniva stretta fra le grate per la vaccinazione, si calmava. Allora ho provato a mettermi anch’io in quel recinto, e la pressione ha calmato anche me». Così, a 18 anni, la ragazza costruì la prima «macchina degli abbracci», con due tavole di legno controllate da un cilindro ad aria compressa, che lei stessa usava diverse volte a settimana per calmarsi. Perché, ha spiegato, «le persone autistiche e gli animali ragionano nello stesso modo, non usano le parole ma il linguaggio sensoriale di suoni, odori, tatto. E soprattutto immagini». Questa storia è stata raccontata da lei stessa in un libro, La macchina degli abbracci. Parlare con gli animali, scritto insieme a Catherine Johnson e pubblicato in Italia da Adelphi nel 2007.

Autismo, genialità e rapporti interpersonali – La Grandin è oggi un riferimento importante nel suo settore, ha disegnato circa la metà degli allevamenti di bestiame degli Stati Uniti, minimizzando lo stress per gli animali, e non si vergogna più della sua malattia. “Senza l’autismo non avremmo forse avuto Albert Einstein o Wolfgang Amadeus Mozart” ha spiegato ancora. “Chi pensa che abbia inventato il registratore che sta usando? Probabilmente un signore affetto da una forma più o meno lieve di autismo che invece di perdere tempo ha passato ore a cercare di risolvere il problema della riproduzione del suono”. E a proposito delle relazioni interpersonali, Temple dice di non avere mai provato l’amore romantico, ma non ne soffre: «Le mie emozioni non sono complesse, non riuscirò mai a capire come si possa provare gelosia e amare qualcuno allo stesso tempo. Ma non rimpiango di non avere relazioni amorose. Ho molte amicizie basate su interessi comuni. E poi penso di avere altri talenti e le emozioni che provo sono quelle di base, come la paura e la curiosità, che mi rendono più vicina agli animali».

Il sito web: http://www.grandin.com/

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    […] dettagli- Perché ci servono tutti i tipi di mente: Temple Grandin, affetta d’autismo, lo spiega in una conferenza su TED.com. Il percorso di lenta omologazione […]