Tecno-solitudine: Lonely window, gli scatti di Julian Mauve. Sono ritratti di uomini e donne davanti alla luce dello schermo del pc, finestra sul mondo
Gli scatti della fotografa parigina– Tecno-solitudine: “Lonely Window” è un reportage della fotografa parigina Julian Mauve. Sono ritratti leggermente inquietanti di uomini e donne illuminati dalla luce dello schermo del pc, con le bocche chiuse, gli occhi fissi, il collo leggermente inclinato, l’espressione concentrata, ma vuota, quasi persa in qualcosa. Insomma, fotografie della nostra perenne distrazione, una serie di scatti che vuole introdursi nel dibattito tecno-solitudine. “Le interfacce digitali hanno completamente cambiato il modo in cui percepiamo e interagiamo con il mondo esterno” dice la fotografa “ Ci hanno insegnato nuovi modi di comunicare senza il bisogno di vederci fisicamente e parlare tra di noi. Attraverso il suo bagliore crepuscolare, lo schermo diventa una finestra, apre a un nuovo mondo e contemporaneamente introduce un nuovo tipo di solitudine”.
Il mondo al centro dell’uomo– Insomma, ci allontaniamo dalla “Donna alla finestra” della pittura e approdiamo a questa variazione sul tema che vuole focalizzarsi su un aspetto preciso del nostro modo di percepire il mondo al di fuori di questa nuova finestra. Quest’ultimo è diventato immenso, molto più grande di quanto siamo in grado di concepirlo, inaugurando quasi il paradigma contrario dell’uomo al centro del mondo, ossia il mondo al centro dell’uomo. E questo, come è ovvio, genera smarrimento o se non altro difficoltà. Il giudizio palesemente negativo della fotografa a proposito degli effetti che questa finestra produce su di noi in termine di solitudine, va considerato in quanto spunto di riflessione. Certo, il web modifica le nostre vite, come l’aveva fatto la stampa e prima ancora la scrittura, in modo forse ancora più veloce e in certi casi più pericoloso, ma il web fa parte del tessuto delle nostre vite. Dobbiamo inglobarlo e riconoscerlo come influenza, ma essere in grado di non sentirlo come qualcosa di prioritario. Se riusciremo a fare questo, sarà uno strumento utile. Certo, ci cambierà e ci ha cambiati, ma questo lo fanno tutte le grandi rivoluzioni del mondo.
Tecno-solitudine– Gli scatti di Julian Mauve dicono che i rapporti sono cambiati. Sono cambiati nel senso che sono diventati più difficili, ci sembrano veramente complicati, inaffrontabili, incodificabili. Perché? Perché la comunicazione sul web è così semplice che tutto ora nella vita reale sembra difficile. I rapporti sono sempre stati complicati, solo che ora si rifiuta la complessità. Per questo si parla di tecno-solitudine.
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