L'ultima ossessione dei nostri tempi si chiama tanoressia e riguarda le persone che passano ore ed ore sotto il sole o rinchiusi in un solarium e vedono la loro pelle sempre pallida. Il nome rievoca la più nota malattia alimentare dell'anoressia, come gli anoressici si vedono sempre "non abbastanza magri" così i tanoressici si vedono "non abbastanza abbronzati".
L’ultima ossessione dei nostri tempi si chiama tanoressia e riguarda le persone che passano ore ed ore sotto il sole o rinchiusi in un solarium e vedono la loro pelle sempre pallida. Il nome rievoca la più nota malattia alimentare dell’anoressia, come gli anoressici si vedono sempre “non abbastanza magri” così i tanoressici si vedono “non abbastanza abbronzati”.
Tanoressia, le prime ricerche – I primi casi, si erano evidenziati negli Stati Uniti tra il 2005 ed il 2006. Oggi solo negli USA di persone tanoressiche se ne contano sei milioni. La domanda sorge spontanea: come siamo messi in Italia? Una ricerca ha rilevato che circa il 40% della popolazione è amante della tintarella, mentre il 20% è drogato di abbronzatura. I tanoressici del Belpaese sono in realtà prevalentemente donne, di una fascia d’età compresa tra i 24 ed i 50 anni e residenti perlopiù al Nord. A porre l’accento sui rischi ad essa legati è stato un nuovo studio, realizzato presso l’Università Federico II di Napoli. Realizzato dal Direttore della Scuola di Specializzazione in Dermatologia e Venereologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia Giuseppe Monfrecola, e coordinato dalla Dott.ssa Fabbrocini, lo studio ha preso in esame un gruppo formato da 191 studenti di un liceo partenopeo, di età compresa tra i 16 e i 19 anni. Ecco i dati più allarmanti: il 17% di essi non considera dannosa l’esposizione prolungata al sole, ma il 35% non è assolutamente a conoscenza dei rischi legati all”uso di lettini solari.
Tanoressia una malattia che porta altre malattie – La dipendenza da lettino solare ha portato diverse preoccupazioni ai dermatologi in quanto, seppur sia una malattia la cui origine è di natura psicologica, può provocare gravi conseguenze fisiche. Invecchiamento cutaneo precoce e tumori della pelle sono i maggiori rischi che corrono i malati dell’abbronzatura compulsiva. Quello che consigliano gli esperti è di seguire alcune piccole regole, che non solo portano ad un colorito più bello ma soprattutto non si hanno gravi problemi di salute.
COMMENTI