Suicidio Notre-Dame, estrema protesta contro le nozze gay

Suicidio Notre-Dame, estrema protesta contro le nozze gay

Ha dimostrato la sua avversione alle nozze gay con un gesto estremo: Dominique Venner, storico francese di estrema destra, si è sparato davanti ad un altare all'interno della cattedrale Notre-Dame. Un gesto forte che scuote la Francia, già molto divisa sulla legge che da fine aprile approva le unioni omosessuali.

Serviranno certamente gesti nuovi, spettacolari e simbolici per scuotere i sonnolenti, le coscienze anestetizzate e risvegliare la memoria delle nostre origini. Entriamo in un tempo in cui le parole devono essere rese autentiche da azioni”. E’ questo l’ultimo messaggio che sul web lascia Dominique Venner, storico e militante contro le nozze omosessuali che ieri, nella chiesa di Notre-Dame a Parigi, si è suicidato con un colpo d’arma da fuoco. Lo storico, nell’intervento sul suo blog, si è rivolto anche ai manifestanti che il prossimo 26 maggio scenderanno in piazza per protestare contro la legge approvata recentemente in Francia: “Hanno ragione a gridare la loro rabbia, – scrive – una legge infame, una volta votata, può essere sempre abrogata”.

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Il gesto nella cattedrale di Parigi – Intorno alle 16.00 di martedì pomeriggio, davanti a centinaia di turisti, Dominique Venner, 78enne, si è sparato in bocca davanti ad uno degli altari della cattedrale parigina, uno dei luoghi di culto più visitati al mondo. Vicino al suo corpo sono state rinvenute cinque lettere nelle quali spiega il suo gesto: estrema espressione della sua profonda contrarietà verso le unioni omosessuali, una legge che ha letteralmente spaccato a metà l’opinione pubblica francese. “Bisogna essere in sé fino all’ultimo istante – continua nel suo intervento Vennerè decidendo da soli, volendo davvero il proprio destino che si diventa vincitori contro il nulla. E non ci sono scappatoie”. Notre-Dame è stata immediatamente evacuata subito dopo il tragico episodio.

I commenti della politica – L’estremo gesto dello storico francese, militante di estrema destra, che più volte nei suoi scritti ha lanciato l’allarme del “pericolo di una Francia in mano al potere degli islamici”, ha scosso il paese, provocando un forte dibattito nel mondo politico. La prima a commentare il suicidio a Notre-Dame è stata Marine Le Pen, capo del movimento di estrema destra Front National. In un suo tweet, Le Pen ha definito quello di Venner un “gesto politico”: “Tutto il nostro rispetto a Dominique Venner – scrive – il cui ultimo gesto, fondamentalmente politico, ha avuto come scopo quello di risvegliare il popolo francese”. “E’ stato il gesto di un uomo disperato – ha, invece, commentato il ministro dell’Interno Manuel Valls, giunto a Notre-Dame poche ore dopo il fatto – si tratta di un dramma senza precedenti e io sono qui per testimoniare il dolore e la solidarietà della Francia alla Chiesa cattolica”.

Augusto D’Amante

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