StArt da giovedì 16 gennaio 2014 a sabato 18 riparte al Macro di Roma!!!
StArt riapre le porte ai suoi utenti. Da circa due anni il gruppo di ricerca StArt composto da psicologi, storici dell’arte ed ingegneri crea laboratori che favoriscono l’integrazione tra persone con disabilità ed arte. In particolare, si cerca di favorire la relazione con l’arte contemporanea attraverso la creazione partecipata di opere d’arte. Un artista, 20 utenti e tanta passione da parte degli ideatori del progetto: questi gli ingredienti che fanno di StArt un’idea vincente. I punti cardine del progetto sono la conoscenza dell’arte contemporanea e l’integrazione sociale: un mix che fa di StArt un’esperienza unica nel suo genere. StArt, quindi, è un progetto che nasce dalla riflessione sul rapporto che attualmente esiste tra disabilità e arte contemporanea, intendendo l’arte come mezzo e opportunità per favorire lo sviluppo di una società accessibile ed inclusiva.
Il Macro, Museo di Arte Contemporanea di Roma, apre le sue porte a StArt: giovedì 16, venerdì 17 e sabato 18 gennaio, sarà realizzato il workshop ‘La Mimica Facciale’ condotto dall’artista Felice Tagliaferri. Sabato 18 gennaio, alle 11 è previsto un incontro aperto al pubblico con l’artista che rappresenterà la conclusione delle 3 giornate laboratoriali.
Il 7 giugno 2013 è stato realizzato il primo laboratorio pilota di StArt con molta soddisfazione di operatori e utenza. Il workshop KYO: Fili SENSIbili è stato condotto dall’artista Giovanni Drovandini-DRO. L’esperienza trae ispirazione dal mondo buddhista, nello specifico dal Sutra del Loto “Myoho Renge Kyo” ed in particolare dalla parola Kyo. Il carattere originario cinese di questa parola indicava la trama di un tessuto, i fili che si intrecciano e lo compongono ed in seguito venne a significare le voci e i suoni di tutti gli esseri viventi. Allo stesso tempo il Kyo viene associato alla parte del corpo corrispondente agli arti e dunque per estensione arriva ad indicare l’azione. Da ultimo quindi il Kyo racchiude in se tutti gli aspetti dell’agire umano: quello Mentale (il filo della logica), quello Verbale (voce) e infine quello Fisico (arti). Risultato finale del laboratorio è stato una tela che per la sua natura fortemente materica si presta ad esser fruita da vicino, entrando a contatto con essa con tutti i sensi a nostra disposizione.
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