Uno dei sintomi che caratterizza la gravidanza è la stanchezza: perchè si manifesta? Quali sono i rimedi?
Stanchezza in gravidanza – Uno dei sintomi che caratterizza la gravidanza è la stanchezza: per molte donne si tratta di semplici fastidi e quindi di una sopportabile sensazione di spossatezza, per altre invece si manifesta in modo tale da diventare debilitante tanto da precludere il naturale svolgimento delle attività quotidiane. Inoltre, stanchezza e sonnolenza aumentano notevolmente la necessità di sonno e riposo.
Primo trimestre – Il vero responsabile della sonnolenza e della stanchezza (come della nausea, dell’alterazione del gusto e dei disturbi dell’umore) nel primo trimestre è l’aumento di alcuni ormoni e il formarsi di nuovi: progesterone e gonadotropina corionica umana. La produzione di Beta HCG è fondamentale per il buon andamento della gravidanza, in quanto permette all’embrione di non essere rigettato dall’organismo e alla placenta di svilupparsi. La gonadotropina stimola il corpo luteo a produrre grandi quantità di progesterone che serve a mantenere la muscolatura uterina rilassata in modo da permettere un buon andamento della gravidanza, e un’azione sinergica con gli estrogeni per stimolare le pareti dell’utero ad aumentare il loro sviluppo. In questo periodo, bisogna evitare di mantenere i ritmi di prima della gravidanza; occorre mangiare poco e spesso (questo aiuterà anche a combattere la nausea) e seguire un’alimentazione bilanciata. Limitare l’assunzione di sostanze come tè, bevande gassate e cioccolata, ed evitarle completamente durante il pomeriggio e la sera. Non fumare e non assumere alcolici.
Secondo trimestre – Il secondo trimestre è considerato il più tranquillo della gravidanza, in quanto la stanchezza dei mesi precedenti tende a diminuire. Se così non fosse, potrebbe dipendere dall’anemia in aumento. Nella maggiorparte dei casi, si tratta di una forma leggera di anemia del tutto fisiologica. In questo periodo bisogna evitare i luoghi caldi e affollati, soprattutto se dovete stare a lungo in piedi. Non sostare a lungo nei posti chiusi come centri commerciali, banche e poste, dove l’ossigenazione minore cotringe il corpo a compiere uno sforzo maggiore. Non fare digiuni prolungati.
Terzo trimestre – Purtroppo nell’ultimo trimestre spesso la stanchezza si manifesta nuovamente, dovuta soprattutto all’aumento del volume della pancia che accresce rapidamente la fatica fisica. Per sopravvivere in questo periodo, riposarsi più volte durante la giornata; bere di meno nel tardo pomeriggio e la sera prima di andare a letto, dal momento che l’utero verso il basso comprime la vescica. Evitare cibi pesanti e speziati e soprattutto sforzi fisici.
COMMENTI