Un senzatetto dà al web una lezione di solidarietà.
Solidarietà: di più fra i poveri- L’anno è il 2014. Il mondo è globalizzato, il mercato domina, la finanza detta l’agenda politica ai governi, il lavoro deve essere “competitivo”, traduzione “precario”. In uno scenario del genere sembra esserci posto soltanto per il freddo calcolo, per una sterile sopravvivenza. I social network, nati per connettere le persone, portano spesso queste ultime a subire il confronto con le vite degli altri, spesso dipinte digitalmente brillanti e perfette. Gli smartphone, i telefoni intelligenti, dovevano, come i social, portare l’interazione nelle strade, nei luoghi pubblici; sempre di più invece, l’interazione non avviene attraverso lo smartphone, ma con lo smartphone, trasformando un bar, una metropolitana o una piazza in luoghi in cui la gente non si guarda negli occhi e non si parla, ma semplicemente fissa uno schermo. Chi può permettersi il meglio, dal nuovo iPhone ad una casa stupenda, prova perfino fastidio nel dover discutere di concetti come “solidarietà“, “compassione“, “umanità“, perché tali concetti implicherebbero relazioni col mondo dei poveri, dei meno fortunati. Non sia mai. Ed ecco che colo che hanno di più sono anche i meno disposti a condividere. Coloro che invece conosco cosa vuol dire soffrire perché non si ha niente sono anche i più disponibili a condividere, ad aiutare il prossimo. Un video ce lo dimostra.
Solidarietà: l’esperimento- I ragazzi del canale You Tube OckTV hanno fatto un esperimento. Passeggiando per le strade di New York, hanno chiesto ad alcune persone se potevano offrirgli un po’ del loro cibo, nel caso specifico una fetta di pizza. La risposta di queste persone comuni è stata un secco “no”. Dopo una serie di rifiuti, i ragazzi hanno cambiato strategia, regalando ad un senzatetto uno scatolo di pizza. Poco dopo, un altro ragazzo, si è seduto accanto al senzatetto e ha chiesto se poteva dargli un po’ della sua pizza. L’uomo non ha esitato a condividere il suo pasto. Il video in questione ha ottenuto oltre 20 milioni di visualizzazioni, ed ci dimostra come, in fondo, essere solidali significa essere umani.
COMMENTI
[…] o un’impresa debba comportare la perdita dei più basilari elementi di umanità come la solidarietà. Ma nel mondo, per fortuna, c’è chi ha deciso di non fare propria questa visione. A dare una […]