Sochi 2014: le Olimpiadi dell’ombra

Sochi 2014: le Olimpiadi dell’ombra

Olimpiadi di Sochi 2014: si addensano le ombre riguardo la sicurezza, l'impatto ambientale delle strutture, la legge sull'omofobia e i controlli antidoping, mentre aumentano le adesioni internazionali al boicottaggio di questi giochi

Assenze eccellenti – Inizieranno il 7 febbraio le Olimpiadi invernali in Russia, e già hanno fatto parlare di se, ma non nel modo tradizionale che si confà a un evento di questo calibro. Intorno ai giochi olimpici di Sochi si addensano ombre e preoccupazioni. Basti rilevare come per la cerimonia di apertura dei giochi, quasi la totalità dei capi di stato occidentali abbia fatto a gare per annunciare la propria assenza. Molti, Obama e Hollande in primis, mancheranno a causa dell’antidemocratica legge contro la propaganda omosessuale voluta a tutti i costi da Putin, molti dopo l’ attentato alla stazione di Volgograd, si sentono in diritto di muovere qualche dubbio sulla presunta sicurezza nell’evento.

 Londra, singolare protesta contro la legge anti-gay russa

Posizioni internazionali – Mentre la Germania e la Francia si uniscono al movimento sempre più considerevole di boicottaggio di queste Olimpiadi, l’ America decide di prenderla con ironia, mandando a rappresentarla due gay eccellenti: Billie Jean King, il celebre tennista, uno dei primi ad avere il coraggio di fare pubblicamente outing e Caitlin Cahow, della nazionale di hockey, molto impegnata nei diritti lgbt. Sola appare l’ Italia, che non prende nessuna posizione in particolare, troppo debole per osare contraddire la grande Russia, troppo confusa sulla propria posizione riguardo ai diritti sociali.

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Tutte le ombre – Iekaterina Samutsevich, attivista russa delle Pussy Riot, scarcerata lo scorso ottobre in appello, ha lanciato un appello a boicottare i Giochi invernali di Sochi“L’evento che dovrebbe essere unicamente sportivo sta diventando iper-politicizzato e fonte di conflitti. Le nostre autorità ne hanno colpa”. Il movimento è stato il primo a  richiamare l’attenzione su questi giochi, denunciando il ”giro di vite” operato dal Cremlino  nei confronti dell’opposizione, ma anche molto altro. La legge sull’omosessualità, la problematica della sicurezza non sono le uniche ombre a incupire Sochi 2014. Questi giochi, portati avanti con vigore da Putin, come un araldo, come la vetrina internazionale entro cui mostrare la Russia putiniana in tutte le sue splendenti contraddizioni, preoccupano anche a livello sportivo. Pare infatti che i controlli antidoping abbiano subito un rallentamento ingiustificato, e si ha la sensazione generale che qualcosa di poco chiaro stia accadendo nel corso degli accertamenti.

Ma anche l’ impatto ambientale delle nuove costruzioni volute da Putin sulla regione del Caucaso occidentale, patrimonio dell’ Unesco, sono  state oggetto di denuncia mediatica.  Il Parco nazionale di Sochi è stato defraudato di un ingente fetta del suo territorio forzando le leggi con la straordinarietà di quest’eventoVladimir Kimaev, ecologo attivista che fa parte della Guardia ecologica ha così definito i giochi olimpici di quest’anno: ”una bomba a scoppio ritardato per l’ambiente”.

 

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