Smettere di fumare, come migliora il nostro organismo nel tempo

Smettere di fumare, come migliora il nostro organismo nel tempo

Venti anni per ripulire il corpo dal fumo, ma smettere di fumare porta miglioramenti immediati. Scopri gli effetti sulla salute passo passo.

Smettere di fumare – Statistiche del 2013 contano circa 10,6 milioni di fumatori in Italia e dal 1975 questo numero è in calo. Il fumo è un vizio e in molti cercano di smettere. Il calo dei fumatori è associato alla diffusione delle sigarette elettroniche, che hanno attirato una grande quantità di gente. Smettere di fumare è una questione di salute. Per rimettere il corpo a nuovo, completamente libero da qualunque effetto del fumo servono ben 20 anni. E’ sufficiente mezz’ora per i primi cambiamenti nel corpo. I miglioramenti concreti arrivano col passare dei giorni e per eliminare completamente la nicotina dall’organismo sono necessari nove mesi. Dieci anni senza fumo riducono notevolmente la probabilità di sviluppare un cancro.

smettere di fumare

Miglioramenti immediati – In mezz’ora, che per molti è la pausa tra una sigaretta e un’altra, si hanno effetti positivi. La frequenza cardiaca si normalizza, la pulsazioni diminuiscono e la pressione sanguigna ritorna ai normali livelli. Otto ore sono necessarie per ridurre il tasso di monossido di carbonio nel sangue, la quantità di ossigeno si ristabilizza e la nicotina diminuisce del 90% e oltre. Un giorno di astinenza e aumentano irritabilità e ansia, ma a quantità di monossido dopo ventiquattro ore è tornata ai livelli normali. Giorno due. Si procede con gli effetti positivi, che in questa prima fase sono quasi tangibili. Migliora il senso del gusto e dell’olfatto. Il terzo giorno giunge con un miglioramento della respirazione, ma attenzione alle ricadute. La voglia aumenta e in molti lamentano insonnia, vertigini e sintomi dell’influenza.

Gli effetti a lungo termine – Tra i quindici giorni e i nove mesi senza fumo i polmoni riprendono la loro normale attività, la congestione nasale sparisce, la circolazione del sangue migliora, aumenta l’energia, svanisce la tosse da fumatore e, al termine di questa fase, il corpo è libero dalla nicotina. Dopo 365 giorni trascorsi senza fumare si riduce nettamente (del 50%), il rischio di ictus, infarto (leggi qui come prevenire un infarto) e malattie che colpiscono le coronarie. Al quinto anno il rischio di ictus torna ai livelli di chi non ha mai acceso una sigaretta; scende del 40% circa, invece, quello di emorragia cerebrale. Per le donne un vantaggio ulteriore: la possibilità di contrarre il diabete torna ai livelli di chi non ha mai avuto il vizio del fumo. Al decimo anno tocca agli uomini ristabilire le normali probabilità di ammalarsi di diabete. Tempi lunghi e risultati seri. In questa fase cala il rischio di tumore all’esofago, vescica, fola, rene, bocca, pancreas e polmoni. Il rischio di malattie coronariche, caduta dei denti e persino la morte precoce torna ai livelli di chi non ha mai fumato. Al ventesimo anno senza fumo si è completamente puliti e liberi dalle implicazioni patologiche che questo vizio comporta.

COMMENTI

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    […] le neoplasie che ogni anno insorgono a causa del fumo, il tabacco contenente nicotina crea una forte dipendenza e anche per chi respira fumo passivo si possono avere neoplasie in riferimento all’apparato […]