Siria: lapidate due donne

Siria: lapidate due donne

Gli artefici – Seguire scrupolosamente la sharia, lo avevano detto e lo hanno fatto i terroristi dello Stato islamico di Al Baghdadi dopo la proclamaz

Gli artefici – Seguire scrupolosamente la sharia, lo avevano detto e lo hanno fatto i terroristi dello Stato islamico di Al Baghdadi dopo la proclamazione, meno di un mese fa, del califfato islamico ( inaugurato con nove crocifissioni di ribelli considerati troppo moderati) che si estende dalla provincia di Aleppo, a nord della Siria, fino alla provincia di Diyala nell’Iraq orientale. In Siria, nella provincia di Raqqa, sono state lapidate due donne, secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani sarebbero entrambe ree di adulterio.

lapidazione di donne in Siria Le vittime – Quasi nulla si conosce sulle due donne brutalmente lapidate applicando la punizione dell’Al Rajem ( lapidazione a morte per adulterio). Da quanto rivela l’Osservatorio, si tratterebbe di una trentenne sposata e di una giovane vedova di 26 anni. La prima sarebbe stata uccisa la sera del 17 luglio nella piazza del mercato di Tabaqa, particolarmente gremita per l’occasione. L’esecuzione della seconda, invece, sarebbe avvenuta appena 24 ore dopo, presso lo stadio comunale di Raqqa. Identità e fede religiosa delle due donne rimangono ancora ignote. Voci non confermate riferiscono che una delle due sarebbe stata giustiziata perchè non trovata più vergine dal marito. Come ha riferito al network del Qatar Abu Khalil, un attivista del gruppo anti-Stato islamico “la vicenda è avvolta nel mistero”.

La sharia – Da quando è stato proclamato il califfato sono stati diversi gli episodi di applicazione brutale della sharia. Una legge che uccide. Troppo spesso.  Si è già detto delle nove crocifissioni con cui si è salutato l’inizio del califfato islamico. Ancora prima due uomini avevano subito la stessa sorte: crocifissi pubblicamente. Per quanto riguarda la lapidazione poi, nel codice islamico si trova una descrizione dettagliata, le pietre da usare, ad esempio non devono essere né troppo grandi ( per evitare una morte rapida) né troppo piccole ( per non prolungare eccessivamente la tortura) e i lanci delle stesse devono essere intervallati dalla recitazione di versetti coranici.

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