Simona Atzori, pur essendo nata senza braccia, ha seguito i suoi sogni ed è oggi ballerina e pittrice con tanto di laurea con lode in Visual Art, ed è, soprattutto un grande esempio per tutti noi.
Simona Atzori ci insegna a guardare al mondo delle disabilità rendendolo il mondo delle “abilità nascoste”: “Io e i miei genitori”, dice, “abbiamo imparato che nella vita ci sono diversi colori e che la disabilità è un colore differente, un modo diverso di amare e vivere”. Simona Atzori, 40 anni, nasce a Milano nel 1974 da genitori sardi. Simona, pur essendo nata senza braccia, ha cominciato a dipingere con i piedi a quattro anni da autodidatta e a sei iniziava a seguire corsi di danza classica. Attualmente, infatti è ballerina e pittrice.
Ha frequentato l’università in Western Ontario, Canada, dove si è laureata con la lode nel 2001 in Visual art, con una tesi sull’unione fra la danza e la pittura. Scrive il libro “Cosa ti manca per essere felice”, pubblicato nel 2011 da Mondadori. Da svariati anni Simona tiene dei corsi motivazionali durante i quali spiega l’importanza del sorriso e dello stare bene con se stessi. Dal 1983 fa parte del VDMFK (Vereinigung der Mund und Fussmalenden Kuenstler in aller Welt), “Associazione internazionale degli Artisti che Dipingono con la Bocca o con il Piede”. Tale organizzazione permette agli artisti di vivere del loro lavoro senza alcuna forma di assistenzialismo. Nel 2006 ha danzato alla cerimonia di apertura delle paralimpiadi 2006 di Torino.
Una simile esperienza dovrebbe esser un monito per non perdere la speranza e la voglia di sognare, il messaggio che si può cogliere dall’esperienza della Atzori è simile al “se vuoi puoi”, una lente d’ingradimento sul vastissimo mondo delle possibilità individuali di ognuno. La disabilità esiste nel momento in cui noi stessi creiamo le barriere che si frappongono tra noi e ciò che possiamo e vogliamo fare. Superare i limiti, inseguire i propri sogni è questo che rende “abili”, la disabilità è solo fermarsi difronte agli ostacoli e privarsi di vivere ciò che si ama.
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