Significati nascosti delle fiabe

Significati nascosti delle fiabe

Il racconto di una fiaba rappresenta un momento molto importante nella vita di un bambino. Egli, ascoltando un racconto, sviluppa l’immaginazione e in

Il racconto di una fiaba rappresenta un momento molto importante nella vita di un bambino. Egli, ascoltando un racconto, sviluppa l’immaginazione e inizia ad approcciarsi al mondo attraverso significati allegorici, traendo anche degli insegnamenti morali. Tuttavia, la maggior parte delle fiabe non nasce per il mondo dell’infanzia, ma è indirizzata agli adulti. Esse si rifanno a storie narrate oralmente nell’antichità, subendo durante i secoli modifiche e rifacimenti, in base alla cultura del luogo e al gusto dell’autore. I principali autori di fiabe che conosciamo sono Perrault, Andersen e i fratelli Grimm.

significati-nascosti-fiabePerrault riprese alcune fiabe da Giambattista Basile, tra cui Cenerentola e La bella addormentata nel bosco, le quali erano state scritte per il divertimento delle corti. Le fiabe di Perrault, a loro volta, vengono riprese dai fratelli Grimm in modo edulcorato, in quanto i racconti di Perrault, in alcuni punti, risultavano cruenti. Per esempio, in Perrault le sorellastre di Cenerentola, per riuscire a calzare la scarpetta di cristallo, mozzano un dito del piede e poi un pezzo di calcagno, ma vengono scoperte a causa del sangue che fuoriesce dalle ferite. Nella versione dei fratelli Grimm questa scena non viene riportata.

Secondo psicologi e antropologi moderni, essendo state scritte da adulti, ed essendo in origine destinate ad un pubblico adulto, alcune fiabe contengono riferimenti alla sfera sessuale, all’abuso sessuale da parte dei genitori e allo sviluppo sessuale. In particolare, lo psicologo infantile Bruno Bettelheim, nel suo libro Il mondo incantato, sostiene che le fiabe dei fratelli Grimm rappresentino miti freudiani.

Significati nascosti. Se prendiamo ad esempio La bella addormentata nel bosco, dobbiamo precisare innanzitutto che, nella versione originale di Giambattista Basile, la fanciulla viene deflorata, mentre è ancora addormentata, dal principe, il quale la violenta e la mette incinta. La ragazza si risveglia nel momento in cui partorisce il bambino. La versione dei fratelli Grimm poi contiene riferimenti allo sviluppo sessuale: la fata che lancia la maledizione è il menarca, e la scena in cui la fanciulla muore mentre si punge, rappresenta la fine dell’infanzia. Rosaspina dorme per un secolo, finché un principe non la risveglierà con un bacio, rendendola donna.

In Cappuccetto rosso sono molto evidenti riferimenti alla violenza e al cannibalismo, e secondo Bettelheim, presenta  legami con sfera sessuale: la giovane ragazza che va nel bosco è il simbolo della prostituzione, accentuato dalla mantellina rossa, che nel XVII secolo in Francia era un riferimento esplicito a questo mestiere. Secondo altre interpretazioni invece, la mantellina rossa è il simbolo della mestruazione, l’entrata nel bosco è l’arrivo della pubertà, e il lupo rappresenta l’uomo, predatore sessuale, da cui la fanciulla deve guardarsi. Non a caso, in Perrault, Cappuccetto rosso è una ragazza bella e attraente, e l’autore nella morale precisa il fatto che le giovani di buona famiglia fanno bene a non intrattenersi per strada con i “lupi” sconosciuti.

 

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