Selfie di Alda D’Eusanio contro Matteo Renzi

 Selfie contro Matteo Renzi- “Matteo Renzi, VAFFANCULO”, è così che inizia il post di Alda D’Eusanio, pubblicato sul suo profilo Facebook il 5 settembre. Il selfie allegato al post ritrae la conduttrice televisiva che si punta un coltello alla gola. Alda D’Eusanio si scaglia contro il Premier che ha manifestato stupore nell’apprendere che le forze dell’ordine hanno minacciato di scioperare a causa del possibile blocco dei loro stipendi. Scrive la D’Eusanio: “E cosa si aspettava, il giovane Matteo, quando ha deciso di bloccare gli stipendi a chi per 1.300 euro al mese rischia la vita per difendere i cittadini, fare la scorta a lui e ai suoi colleghi?”. Si scaglia contro il commento di Renzi: “Siamo l’unico Paese al mondo che ha 5 forze di polizia”, ricordando che l’Italia è anche l’unico Paese al mondo che ha quasi mille parlamentari con stipendi d’oro e che un Presidente di Regione guadagna più del Presidente degli Stati Uniti. Dopo aver evidenziato che le forze dell’ordine non pretendono aumenti, ma solo ciò che gli spetta dallo Stato, Alda D’Eusanio conclude il post mandando nuovamente a quel paese Matteo Renzi.

Forze dell’ordine VS Governo Renzi- Per capire meglio di cosa parla Alda D’Eusanio bisogna tenere presente quanto hanno dichiarato esponenti del governo in questi giorni. Il 3 settembre Marianna Madia, ministro della pubblica amministrazione, ha dichiarato che nella nuova legge di stabilità sarà rinnovato per il 2015 il blocco degli stipendi statali, causa la mancanza di risorse. Sindacati di polizia e Cocer Interforze, organizzazioni che rappresentano i militari, hanno minacciato lo sciopero generale; sarebbe la prima volta nella storia della Repubblica. Il Premier Matteo Renzi ha risposto dal Galles, dove era impegnato per un vertice della Nato: “Riceverò personalmente gli uomini in divisa ma non accetto ricatti”.

I commenti al post- I commenti al post di Alda D’Eusanio hanno toni molto accesi, come le parole della giornalista del resto. Una utente se la prende con i politici, scrivendo che se fosse un carabiniere smetterebbe di difenderli. Altri ritengono il provvedimento del governo doloroso ma necessario, sostenendo che bisogna pensare anche a chi i soldi a fine mese non li vede per niente. Altri ancora evidenziano come episodi del genere non siano altro che singole battaglie di quella che è ormai è una guerra fra poveri.