Scomparsa la Pussy Riot in carcere: i famigliari non hanno più notizie di lei. Questo è quello che succede in Russia quando si manda una lettera di accusa ai giornali internazionali
Scomparsa– È scomparsa la Pussy Riot Nadia Tolokonnikova, in carcere per vandalismo motivato da odio religioso. Non nel senso che è morta, nel senso che è scomparsa nel nulla. Questa è una storia del tutto made in Russia: ecco cosa succede quando si uniscono le proteste alle lettere di condanna sui giornali internazionali. Il gruppo di attivisti aveva protestato per mesi davanti al campo di prigionia, Nadya aveva scritto una lettera al Guardian e la Russia si era affrettata a completare il quadretto facendo sparire la donna. Dov’è la Pussy Riot scomparsa?
La storia di Nadya– La storia di Nadya inizia nel marzo del 2012 quando le Pussy Riot decidono di mettere in scena una performance contro Putin nella Cattedrale di Cristo Salvatore: vengono accusate di teppismo e di istigazione all’odio religioso. Nell’agosto del 2012 Nadya (22 anni all’epoca) e Maria Alyokhina (23) vengono condannate a due anni di reclusione e lavori forzati. Il padre e il marito di Nadya non hanno più contatti con lei da qualche giorno. La Pussy Riot scriveva al Guardian il 24 settembre 2013 narrando la storia del campo di prigionia delle donne in Mordovia: lavoriamo 16-17 ore al giorno, siamo picchiate o sottomesse a torture umilianti e tutto questo non trapela dal campo. “Le condizioni igieniche del campo sono state pensate per far sentire ogni prigioniero un animale sporco e disgustoso, privato di ogni diritto” scrive Nadya nella lettera che ci riporta indietro nel tempo, ad un carcere di Pitesti in Romania, tanto per citarne uno.
Le conseguenze del Je accuse– La Pussy Riot scomparsa probabilmente è stata spostata durante la notte a Chelyabinsk, negli Urali. L’obiettivo? Secondo i parenti quello di farla tacere, di sottrarle l’unico diritto che continuava ad esercitare anche dal carcere: la libertà di dire, la libertà di accusare. La scomparsa di Nadya è un Je accuse silenzioso che racconta la parte più retrograda della Russia moderna.
COMMENTI
[…] provvedimento estremo quello verso Nadezhda Tolokonnikova, Nadia, la componente del gruppo musicale femminile Pussy Riot già condannate a due anni di prigione per […]
[…] coloratissimo e arrabbiatissimo gruppo di giovani punk rockers radical-femministe, conosciute come Pussy Riot. Alcuni membri del gruppo, armate di passamontagna colorati, calze, abiti estivi e strumenti […]