Essere madre oggi non è sempre facile, soprattutto se si vive in un Paese dove le cure primarie per mamme e bambini non sono assicurate: secondo il 14° rapporto annuale steso da Save the Children, relativo alla qualità di vita delle donne in gravidanza e dei loro figli, gli Stati (su un totale di 176) nei quali si riscontra il miglior risultato si trovano in Scandinavia
Essere madre oggi non è sempre facile, soprattutto se si vive in un Paese dove le cure primarie per mamme e bambini non sono assicurate: secondo il 14° rapporto annuale steso da Save the Children, relativo alla qualità di vita delle donne in gravidanza e dei loro figli, gli Stati (su un totale di 176) nei quali si riscontra il miglior risultato si trovano in Scandinavia: Finlandia, Svezia e Norvegia sono infatti tutti ai primi posti di questa speciale classifica. Purtroppo, secondo i dati diffusi da questa attendibile ricerca, almeno un milione di feti l’anno non superano il primo anno di vita, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo e una donna su 30 muore per cause legate al parto: si tratta di un dato allarmante, che dovrebbe provocare quantomeno una reazione presso addetti ai lavori e Istituzioni, volta a cercare di risolvere questo rilevante problema.
Italia al 17esimo posto nella classifica di Save the children – L’Italia è apparsa in lista al 17esimo posto subito dopo il Giappone, mente gli Stati Uniti si sono posizionati solamente sul gradino numero 30. A detenere il primato negativo invece è la Repubblica Democratica del Congo, arrivato ultimo secondo i seguenti parametri: stato di salute materna, benessere del bambino, condizioni economiche e presenza femminile al governo. L’ultimo aspetto infatti raggiunge il 42% in Finlandia, contro l’8% dello stato africano.
L’importanza di investire nella formazione degli operatori sanitari – A pochi giorni dalla Festa della Mamma 2013 dunque, Save the Children desidera ribadire la necessità di investire nella formazione di operatori sanitari che possano prevenire complicazioni post-parto, infezioni e morti premature. “Sopravvivere al primo giorno” è il nuovo focus tematico sul quale l’organizzazione sta cercando di concentrarsi, grazie anche alla testimonianza della neo-mamma italiana Paola Cortellesi. L’attrice e comica romana ha rilasciato una dichiarazione proprio in occasione della Festa della mamma 2013: “Per tantissime mamme e neonati nei paesi in via di sviluppo il primo giorno di vita si trasforma in una danza con la morte, che si conclude spesso nel peggiore dei modi. Se tutti quei bambini che non sopravvivono alle prime 24 ore, ricevessero assistenza e cure di base, potrebbero farcela. Per questo ho deciso di sostenere Save the Children promuovendo la Lista dei Desideri, grazie alla quale tutti possiamo fare con un semplice gesto un regalo davvero speciale alla nostra mamma in occasione della sua Festa. In questo modo tante altre mamme nel mondo potranno festeggiare il primo giorno di vita dei loro bimbi e iniziare a costruire insieme il loro futuro”.
Mara Guzzon
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