Ryanair, la compagnia aerea low cost nota in tutta Europa, è stata accusata da una deputata laburista di sfruttamento nei confronti del personale di volo.
Ryanair, la compagnia aerea low cost nota in tutta Europa, è stata accusata da una deputata laburista di sfruttamento nei confronti del personale di volo. Frutto di un esposto arrivato da una hostess della compagnia, che lamenta un trattamento da schiavitù.
Il fatto – Sophie Growcoot, una ventenne hostess della Ryanair, ha recentemente inviato un esposto alla deputata laburista Luciana Berger, membro del parlamento di Westminster. La giovane ha lamentato delle cattive condizioni lavorative a cui è costretta dalla compagnia di Dublino: 3 mesi di ferie non pagate, proibizione a cercare un impiego parallelo, corso iniziale sulle misure di sicurezza a sue spese (circa 1800 sterline). Inoltre, al momento dell’assunzione ha dovuto sborsare 360 sterline per l’acquisto della divisa. La Growcoot afferma di essere pagata solo per le ore “in volo”, per le quali la paga media è di 13 sterline l’ora (meno di 15 euro). Nessun compenso per gli spostamenti tra un volo e l’altro, per riunioni e incontri a terra, per i briefing pre volo, né per il tempo perso a terra causa cancellazioni o ritardi. La paga è relativa a 4 giorni lavorativi, sostiene l’hostess, e per il quinto deve garantire la disponibilità e presentarsi, se chiamata, nel giro di un’ora, in aeroporto.
Ryanair si difende dalle accuse – Un portavoce della compagnia ha comunicato che la ragazza in questione non è una dipendente diretta dell’azienda, ma lavora per una compagnia sussidiaria, la Crelink Inc., la quale fornisce, a necessità, del personale alla Ryanair. La deputata Berger definisce il trattamento come “sfruttamento spietato”, prende le difese della ragazza e di tutta la categoria, che “ha permesso all’azienda irlandese di realizzare profitti da record di quasi mezzo miliardo di sterline (circa 600 milioni di euro)”. False accuse, dunque, secondo Ryanair, ma intanto la notizia occupa una pagina intera dell’Independent.
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