In Russia in vista dei giochi olimpici invernali Anna Goodson lancia una campagna di illustrazioni contro le discriminazioni sociali del governo Putin, guarda le immagini dei vari artisti che hanno collaborato
Le olimpiadi arcobaleno – Tutta la Russia si prepara ai Giochi Olimpici invernali di Sochi 2014, il paese è in fermento, la città sta preparando i suoi spazi, mentre Putin, che le olimpiadi le ha fortemente volute, si sfrega le mani. Ma non è tutto oro quello che luccica, e prima che a febbraio si svolgano i giochi sportivi, pare che il paese voglia attirare lo sguardo internazionale su qualche sua piccola contraddizione.
Questo appare l’intento di Anna Goodson, la titolare di una importante agenzia di illustrazioni, la quale ha riunito svariati celebri nomi tra grafici e illustratori in una campagna che sta colorando tutta la Russia.
Il dietro alle quinte – la campagna vuole evitare che il clamore dei giochi ridimensioni gravi episodi politici che si stanno consumando nel paese, quali la bocciatura della legge in materia di omosessualità, il caso d’ incarcerazione degli attivisti Greenpeace, o la nebbiosa vicenda della deportazione della Pussy Riot Nadia in Siberia. Questa campagna vuole forse evitare le modalità di censura e insabbiamento delle tensioni interne al paese nell’esposizione mediatica mondiale che portano con se i giochi olimpici, come nel caso Cina.
Le parole della Goodson spiegano meglio gli intenti: ”crediamo che l’arte comunichi con più efficacia delle parole e abbiamo voluto mostrare al mondo che la nostra agenzia e gli illustratori non sono d’accordo con la discriminazione e la violenza di qualunque tipo, indipendentemente dalla religione, dalla razza o dall’ orientamento sessuale.”
L’arte come veicolo di denuncia sociale – Per questo vediamo come le illustrazioni creino un ponte tra la cultura tradizionale russa e la modernità dei giochi nella Russia contemporanea. Creano un insieme stilisticamente eterogeneo, ma reso organico dalla capacità di tutti questi artisti di trattare le tematiche sociali che spudorata ironia. Allora vediamo le iconiche matrioske prese in un bacio tra loro, o per mano, ma anche gli orsi e la fiaccola olimpionica dei colori caratteristici della bandiera rainbow.
La medaglia d’oro – Con l’arte e l’ironia si oltrepassano la censura e i poteri antidemocratici per arrivare all’attenzione della gente, in questo crede questa campagna artistica. Queste immagini, tonde come l’altra faccia della medaglia, stanno facendo il giro del mondo, quasi a dimostrare che certi drammi non possono essere censurati.
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