La prima coppia LGBT sposata nel Paese – E' proprio il caso di dirlo, l'amore non conosce ostacoli. Il parlamento russo ha approvato la normativa anti
La prima coppia LGBT sposata nel Paese – E’ proprio il caso di dirlo, l’amore non conosce ostacoli. Il parlamento russo ha approvato la normativa anti gay, che tra le altre cose vieta agli omosessuali di scambiarsi effusioni in pubblico e di che, di fatto, equivale ad un netto ostracismo sociale per la comunità LGBT. Eppure, nonostante il clima omofobo imperante nella Russia di Putin, due donne sono riuscite a sposarsi, celebrando il primo matrimonio gay nel Paese. Irina Shumilova e Alyona Fursova, si sono dette sì nel comune di San Pietroburgo, con tanto di rito ufficiale e il bello è che questo matrimonio gay, non trasgredisce in nessuna delle sue parti la legislazione russa in materia.
L’espediente – La legalità di questo primo matrimonio gay in Russia, deriva dal fatto che una delle due spose, Irina Shulimova, non è giuridicamente donna. Nel suo passaporto, infatti, lei figura come uomo, in quanto transessuale e non transgender, dunque, apparentemente, è come se a sposarsi fossero stati un uomo e una donna. Le reazioni, contro il matrimonio gay, ovviamente, non si sono fatte attendere. Particolarmente colorita è stata quella di Vitaly Milonov, membro dell’assemblea legislativa di San Pietroburgo che ha legato il suo nome alla vergognosa campagna contro gli atleti gay nelle Olimpiadi di Sochi. Milonov ha dichiarato che controllerà personalmente la legittimità di questa unione.
Nessun timore – Le parole di Milonov, per ora, non hanno minimalmente scalfito la felicità delle novelle spose, che sono sicure di non aver fatto nulla che le porti a subire le sanzioni di legge. Per i registri di Stato, infatti, quello di Irina Shulimova e Alyona Fursova, è un matrimonio come tanti altri, tra un uomo e una donna, in quanto almeno giuridicamente una delle due è un uomo. Per ora, dunque, all’omofoba Russia di Putin, non resta che incassare il colpo.
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