Dalle passerelle al fronte - 34 scatti del fotografo Franco Pagetti, uno dei più apprezzati fotoreporter di guerra, compongono la mostra "Routine is f
Dalle passerelle al fronte – 34 scatti del fotografo Franco Pagetti, uno dei più apprezzati fotoreporter di guerra, compongono la mostra “Routine is fantastic-Donne”, progetto dell’UNHCR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati). Gli scatti sono esposti a Bologna, presso Palazzo D’Accursio fino al 19 ottobre. Fotografo delle passerelle di moda prima e reporter di guerra poi, l’autore delle fotografie della mostra “Routine is fantastic-Donne”, ha costruito tutta la sua carriera seguendo un medesimo filo rosso che dalle copertine patinate arriva fino al fronte: le donne e la ricerca della femminilità. Che sia una modella o una donna in burqua, Pagetti la ritrae cercando sempre di coglierne la grazia e la sensualità.
Gli scatti – La mostra “Routine is fantastic-Donne”, si propone di rappresentare il tragico vivere quotidiano delle donne nei Paesi interessati da conflitti bellici così come è stato immortalato da Pagetti in più di 15 anni di carriera sui fronti di guerra. Ci sono i volti disperati di rifugiate che con la guerra hanno perso tutto, madri che stringono a sé i propri figli, ragazze che quasi scompaiono circondate dal peso delle macerie, rifugiati ammassati in un camion, donne massacrate da lutti, stupri e violenze. Quello che Pagetti ha voluto rappresentare nella mostra “Routine is fantastic-Donne” è l’orrore della guerra da parte e dall’altra, l’incredibile capacità delle donne di reagire all’escalation di orrori attraversata in guerra e di continuare a vivere riacquistando la normalità.
Attraverso gli orrori della guerra – Sudan, Kosovo, Afghanistan, Sierra Leone, Sudafrica, Israele,Palestina, Pakistan, Indonesia, Kashmir, tutti i maggiori conflitti del nostro tempo, Pagetti li ha vissuti in prima persona, stabilendo una fortissima empatia con i soggetti che ha immortalato nelle sue opere. E’ stato anche in Iraq e in Siria, quelle stesse terre ora schiacciate sempre di più sotto il giogo dell’Isis, in cui Pagetti desidererebbe tornare, per sapere se le persone da lui conosciute sono ancora vive e stanno bene.
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