Fino al 31 ottobre 2013 la Campania sarà sede di un originale evento, inaugurato il 23 marzo 2013 a Paestum: “Rosantico. Natura, bellezza, gusto, profumi tra Paestum, Padula e Velia”
Fino al 31 ottobre 2013 la Campania sarà sede di un originale evento, inaugurato il 23 marzo 2013 a Paestum: “Rosantico. Natura, bellezza, gusto, profumi tra Paestum, Padula e Velia”. Il progetto, a cura di Adele Campanelli, si articola in percorsi di paleobotanica, archeologia e sviluppo sostenibile. I vari eventi organizzati sono dislocati tra Paestum, Padula e Velia, e si incentrano principalmente sulla bellezza, sulla natura, sui profumi e sul gusto. Alla base di tutto vi è la “rosa”, il fiore che duemila anni fa ricopriva tutta la zona. Per l’occasione infatti, è stata reimpiantata, nella zona dei templi e nel roseto della Certosa di Padula, la “rosa di Paestum”, una varietà molto celebre in tempi antichi, ricordata anche dal poeta Virgilio.
Al museo archeologico nazionale di Paestum è in corso una rassegna archeologica sui temi della bellezza, della natura e della cura del corpo femminile. L’utilizzo della rosa, in questo caso, avveniva sia nell’ambito degli ornamenti (spille, bracciali, orecchini), sia nella cosmesi (ciprie, profumi). Motivi di rosa inoltre ricorrevano nelle suppellettili e nell’arredamento. Il percorso culturale ha inizio con il mito di Venere, la dea della bellezza: vi sono infatti esposte le statue della dea da Sinuessa e da Teano, e inoltre è possibile osservare il vaso del pittore di Afrodite. Poi, si può ascoltare quali erano i rituali di vita quotidiana nell’antica Magna Graecia. Il percorso della rosa prosegue poi con un’esposizione enogastronomica e di medicina naturale. La rosa infatti veniva utilizzata per creare diversi piatti, bevande, e inoltre come farmaco per curare alcune malattie.
Il progetto Rosantico prosegue poi nel parco archeologico di Paestum e nella Certosa di san Lorenzo a Padula, nei quali si possono osservare i meravigliosi roseti. A Velia invece, nel parco archeologico, si può partecipare a laboratori di degustazione e medicina naturale. Non mancano inoltre fiere, eventi, altri laboratori didattici e archeologici.
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