Un grande festival indipendente
Ecco cosa non perdere – Dal 7 giugno al 13 luglio fate un salto, anche due, a Villa Mercede sita in Via Tiburtina 113 – 115. Cosa c’è? Il Roma Fringe Festival! Cos’è? Roma Fringe Festival è il festival di teatro e spettacolo indipendente. Un’idea di teatro e di spettacolo nuova e vitale, più disimpegnata e coinvolgente, lontana dai grandi palchi e più vicina agli artisti di strada. L’anno scorso è stato un vero successo e si è arrivati a toccare la soglia delle 35.000 presenze. Anche questa volta il Roma Fringe Festival non deluderà; “Anche nel 2014” afferma Davide Ambrogi, direttore artistico ed ideatore, “sempre più prorompente, il turbine artistico delle compagnie del Fringe porterà i cittadini a scoprire il teatro più genuino, quello lontano dai grandi palchi mainstream, e più che mai fatto di lavoro e sacrificio quanto di gioco, passione e sogno; consigliato a chi segue il teatro, a chi lo ama, ma soprattutto a quelli che hanno sempre pensato di poterne fare a meno”.
Cenni storici – Nel 1947 il Festival Internazionale di Edimburgo scarta otto compagnie teatrali e queste decisero di mettere su uno spettacolo autoprodotto senza il permesso delle istituzioni. E’ l’evento che ha generato il Fringe. Con gli anni venne istituita la Festival Fringe Socity che si occupò di allestire il festival. Il punto centrale torno cui ruota questo “movimento” teatrale è l’indipendenza. La volontà autonoma che si fa teatro e lo fa con le proprie forze e senza vincoli, in modo autonomo: “proprio per la loro natura, i Fringe Festival, non producono spettacoli, non pongono alcun veto ad alcuna performance e non invitano alcun artista”. Un’idea diversa che vale la pena di scoprire. Al Roma Fringe Festival di questo anno ci sarà una grande varietà di generi: si spazia dal teatro canzone, alla commedia, al teatro civile, alla danza, al dramma. Numerosi saranno gli ospiti d’eccezione nel panorama fringe.
“Donne senza censura” – Fra i vari spettacoli che prenderanno il via a breve al Roma Fringe Festival, questo: “Donne senza censura”, scritto e interpretato da Patrizia Schiavo. L’opera si presenterà come una biografia dell’attrice; biografia che oscilla tra realtà e creazione immaginifica. Centrale il rapporto con l’altro sesso e una rappresentazione che va contro la tendenza canonica. “La cultura per dare messaggi? Non gliene frega niente a nessuno. D’ora in poi racconto solo di pompini malriusciti, di eiaculazioni precoci. Culi grossi, culi mosci e culattoni! Racconto di donne grasse con la cellulite, di donne sfatte e insoddisfatte, di viagra, di amanti ridicoli, improbabili… storie piccanti con personaggi imbarazzanti!”. Donne che si rappresentano rompendo gli schemi quindi, “senza censura”, senza paura di dover apparire o mostrarsi come consono, come ci si aspetterebbe.
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