Riscaldamento globale: effetti oscurati dall’Atlantico

Riscaldamento globale: effetti oscurati dall’Atlantico

Effetti inaspettati ma duraturi?

Uno sguardo d’insieme – Il riscaldamento globale è un fenomeno che sta interessando il nostro pianeta in modo sempre più preoccupante; gli elementi che sono coinvolti in questo fenomeno sono molteplici: innanzi tutto le massicce emissioni generate dai combustibili fossili. A partire dalla rivoluzione industriale, la combustione dei giacimenti fossili sono stati immessi nel pianeta ingenti quantità di CO2 responsabili del riscaldamento globale; a questo si aggiungono una serie di “pratiche antropiche” che non permetto al nostro pianeta di “recuperare” ai danni provocati dall’uomo con la CO2. La mancata capacità da parte dell’uomo di smaltire i rifiuti in modo ecosostenibile, ad esempio, comporta oltre alla produzione di CO2 anche il rilascio nell’ambiente di altre sostanze nocive. A tutto questo si collega il progressivo innalzamento dei mari come conseguente scioglimento delle calotte polari conseguente al riscaldamento globale.

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Effetto Atlantico – Il riscaldamento globale quindi mostra le falle prodotte dall’uomo all’interno di quella grande concatenazione di elementi che è la Terra, concatenazione che l’uomo continua a infrangere posticipando progressivamente la propria presa di coscienza attiva. Ora uno studio promosso dall’Università di Washington e di Seattle che è stato pubblicato sulla rivista scientifica Science, sta mostrando un dato al tempo positivo e allarmante. L’Oceano Atlantico è responsabile dell’assorbimento e dell’ottenebramento degli effetti del riscaldamento globale. Se da un lato quindi assorbe parzialmente gli effetti nefasti del riscaldamento globale, dall’altro altera la reale gravità del fenomeno.

Quando salta il tappo – Lo studio dell’Universià sull’ “effetto” dell’Oceano Atlantico sul riscaldamento globale è nato quando dal 1998 il global warming ha iniziato ad aumentare con una lentezza strana e sospettosa. Infatti in quel periodo la Cina iniziava si stava affermando come potenza economica producendo grandi quantità di CO2. Lo studio americano ha scoperto che l’Oceano Atlanti assorbiva parzialmente il riscaldamento globale; una corrente dell’Atlantico che va dai tropici al polo nord ha infatti aumentato la sua velocità e “risucchia” il calore delle acque superficiali spingendolo in zone più profonde sino a 1500 metri. Ma questo è un fenomeno che avrà vita breve e il tappo è destinato a saltare entro il 2030 e quando il tappo salterà cosa farà l’uomo? Affronterà finalmente in modo concreto il problema del riscaldamento globale o continuerà a procrastinare?

COMMENTI

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    […] straordinari dotati di una grandissima biodiversità, dei veri e propri paradisi sommersi. Il global warming, e l’inquinamento delle acque stanno dal canto loro contribuendo alla distruzione di questi […]

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    […] cercando di contrastare. Il traffico cittadino infatti produce quotidianamente quantità ingenti di CO2 oltre a congestionare la viabilità a causa dell’eccessivo numero di macchine in circolazione. Il […]