Rinforzo al gioco d’azzardo: insospettabile

Rinforzo al gioco d’azzardo: insospettabile

Rinforzo e nessuna punizione...pessima accoppiata nell'instaurarsi di una dipendenza.

Il gioco d’azzardo sta diventando un fenomeno sempre più diffuso e sempre più alto è il numero delle persone affette da gambling: gioco d’azzardo patologico (per saperne di più clicca qui: https://www.femaleworld.it/gambling-il-gioco-e-bello-quando-dura-poco/). Fenomeno che dovrebbe essere definito emergenza sociale, una malattia che rende incapaci di resistere all’impulso di giocare. In Italia in fenomeno è in continua espansione e negli ultimi anni la percentuale di giocatori è cresciuta dal 42% al 47%. I giocatori sono per lo più adolescenti e persone del mezzogiorno italiano. Viene spontaneo chiedersi, date le numerose conseguenze negative manifeste che il gioco d’azzardo patologico può portare, come mai una persona sia comunque indotta e spinta a giocare. Qual è la ricompensa?

rinforzo

Rinforzo. Il processo mediante il quale un comportamento viene influenzato dalle sue conseguenze si chiama rinforzo. Esistono rinforzi positivi e rinforzi negativi. Si dice che un rinforzo è positivo quando il comportamento produce una conseguenza soggettivamente gradita, mentre si definisce negativo il rinforzo che ha come conseguenza un comportamento di allontanamento o cessazione di uno stimolo spiacevole. Qual è la conseguenza di questo comportamento? Come mai le persone non si rendono conto che potrebbero farsi del male?

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La sorpresa è proprio nel fatto che apparentemente ed immediatamente non esiste nessuna conseguenza. Quindi, per una persona che compra un gratta e vinci dal costo basso non si manifesta la necessità di interrompere il comportamento poiché non si manifesta nessuna conseguenza negativa, man mano che si progredisce con il comportamento poco funzionale e poco adattivo diventa sempre più difficile che questo venga modificato o eliminato dalla persona. Per questi motivi, per l’incontrollabilità dell’insorgere della patologia, di recente, il DDL 13/9/2012 n. 158 (art. 5), ha inserito la ludopatia o gambling o gioco d’azzardo patologico nei livelli essenziali di assistenza (Lea), con riferimento alle prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette da questa patologia.

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