Riforma Giannini

Riforma Giannini

riforma scuola del ministro giannini

Il sistema scolastico italiano ha subito negli anni diverse riforme riguardanti i temi più svariati,dall’introduzione o l’eliminazione di alcune materie,riforme nei cicli universitari … ecc. e anche quest’anno non farà eccezione. Al meeting di Comunione e Liberazione tenutosi a Rimini, il ministro Stefania Giannini ha dettato le linee guida sulla riforma della scuola. Si attende ora il 29 agosto 2014 quando le linee della riforma scuola verranno presentate al Consiglio dei Ministri che dovrà valutare e semmai dare il via libera.

riforma giannini 1

Linee guida della Riforma Giannini:non ci sono né disegni di legge,né decreti,ma solo delle linee guida su ciò che dovrebbe diventare la scuola nei prossimi anni. L’innovazione che senza alcuna ombra di dubbio attirerà su di se il maggior numero di critiche sarà quella riguardante l’eliminazione delle supplenze, “l’obiettivo è quello di ragionare in termini di organico funzionale e non di organico di diritto che si distingue dall’organico funzionale”,ha detto la ministra Stefania Giannini. Bisogna arrivare nel 2015 ad un contratto che introdurrà diverse figure professionali all’interno della scuola o modificherà  le mansioni di alcuni insegnanti. Ancora,per accorciare il percorso di ingresso alla carriera da insegnante bisogna introdurre un reale tirocinio che consenta di fare pratica e non formale come avviene ora.

riforma giannini 2

L’idea che si trova alla base della riforma scuola è quella di abolire il precariato. Verranno stanziati  1 miliardo e mezzo di euro grazie ai quali potranno essere assunti  100 mila precari presi dalle graduatorie e dai vincitori dell’ultimo Concorsone rimasti ancora privi di una propria cattedra. Il Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi vorrebbe andare anche oltre la quota dei 100 mila assunti ed arrivare addirittura a 120 mila in modo da ridurre al massimo la precarietà presente nel sistema scolastico. Gli occhi e le orecchie sono tutti puntati a venerdì 29 agosto 2014 per apprendere la decisione del Consiglio dei Ministri.

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