Facebook diventa centro di incontro per il riciclo e riuso. Su noto social network, infatti, dal 2011 esiste un gruppo in cui gli oggetti in disuso vengono regalati se, chi li desidera, li va a prendere a casa di chi li offre.
Facebook diventa centro di incontro per il riciclo e riuso. Su noto social network, infatti, dal 2011 esiste un gruppo in cui gli oggetti in disuso vengono regalati se, chi li desidera, li va a prendere a casa di chi li offre. In questo modo chi vuole disfarsi di qualunque tipo di suppellettile deve semplicemente postare un annuncio sul gruppo Facebook “Te lo regalo se vieni a prenderlo” limitandosi ad attendere di essere contattato per prendere accordi sul “dove” e il “quando”, senza spostarsi da casa.
Chi butta e chi cerca – Questo servizio nasce da un’idea di Salvatore Benvenuto, semplice cittadino che mentre gettava delle bottiglie in discarica, si è reso conto di quanti oggetti ancora funzionanti e in buono stato la gente buttasse via, solo per un problema di spazio. Infatti, mentre molte persone tendono ad acquistare in modo impulsivo oggetti che poi non usano realmente, molti altri preferiscono gettar via tutto ciò che ritengono superfluo perché fuori moda o troppo ingombrante, senza pensare che da qualche parte c’è qualcuno che sta cercando un oggetto proprio come quello.
“Te lo regalo se vieni a prenderlo” – Il gruppo “Te lo regalo se vieni a prenderlo” nasce proprio con l’intenzione di far incontrare queste due realtà, limitando quindi gli sprechi del consumismo, ma anche i rifiuti, dando così una mano anche all’ambiente. Alcuni artisti regalano addirittura le proprie opere, magari per farsi pubblicità, ed esporre le proprie opere su una pagina Facebook che al momento conta 100.000 utenti. Ma il gruppo è organizzato anche sotto l’aspetto della sicurezza: se un utente cercasse di vendere invece che di regalare, usando quindi il gruppo in maniera scorretta, verrebbe segnalato e allontanato, in modo da non poter approfittare di nessuno. Il tutto è logicamente basato sulla fiducia, pertanto minorenni o ragazzi giovani è bene che vengano accompagnati da un adulto, per la fase finale della consegna. Così, per far conoscere gli utenti tra loro, vengono organizzate periodicamente anche delle giornate di scambio in cui ci si incontra e si regala o si baratta. Praticamente un mercatino, ma con l’assenza di denaro.
Insomma, un altro modo per non lasciarsi demoralizzare dalla crisi, ma approfittare dell’ingegno di persone in gamba per innescare un circolo virtuoso, in cui nulla si butta ma tutto si ricicla.
Mara Tempra
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