La regina Rania di Giordania riceve la laurea ad Honorem presso la 'Sapienza' di Roma
Oggi a Roma, presso l’università ‘Sapienza’, è stata conferita la laurea ad honorem in scienze dello sviluppo e della cooperazione internazionale a Rania di Giordania visto il suo impegno nel settore.
CULTURA E COLLABORAZIONE – A proposito dei terroristi, la regina ha tenuto sottolineare che “non stanno solo uccidendo migliaia di uomini, donne e bambini innocenti, ma stanno distruggendo la nostra condivisa eredità culturale” incitando tutti al volere continuare a difendere la propria cultura e a non avere paura ma al contrario difendere ciò che ci appartiene in modo da lasciare ai nostri figli un futuro solido. “Questa è la guerra di tutte le nazioni. Perchè per la prima volta nella storia, il mondo civile ha un comune nemico”, e con questa affermazione Rania di Giordania ha voluto sollecitare tutte le nazioni all’ unione per cercare di sconfiggere un nemico comune che sta mettendo in dura crisi la stabilità umana, culturale ed internazionale.
CORAGGIO COME MIGLIORE ARMA – La regina è andata anche contro quella che è la pseudo religione dietro la quale si celano questi terroristi affermando apertamente che “non c’è nulla di islamico in questi terroristi”, e che la religione è un’altra cosa e che non viene utilizzata a scopi terroristici che mirano ad uccidere le persone per sottometterle ai loro precetti. Non ci può essere giustificazione religiosa per questa guerra che oltre ad impiegare l’utilizzo delle armi fa uso di un mezzo ancora più potente, ovvero il terrore psicologico che ci perseguita anche involontariamente, ed è anche quello che bisogna cercare di sconfiggere per dimostrare a queste persone inumane che non abbiamo paura perché “la paura può essere contagiosa, ma ugualmente anche il coraggio lo è” e dunque la regina ha incitato tutti nel continuare ad esercitare le abitudini quotidiane perché è attraverso quelle che facciamo capire che abbiamo qualcosa da difendere e che non siamo assolutamente pronti a cedere la nostra dignità.
Paola Puggioni
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