Una jihadista inglese dichiara che decapiterà un occidentale.
La ragazza inglese in Siria- Khadijah Dare è una ragazza inglese convertita all’islam. Ha 22 anni e si è trasferita in Siria nel 2012 per stare insieme a suo marito Abu Bakr, militante nell’ISIS e cittadino svedese di origine turca. Khadijah, che ha anche un figlio, ha postato un messaggio sul suo account twitter, nel quale esalta l’esecuzione di James Foley, giornalista americano decapitato da un militante dell’ISIS. Nel messaggio la ragazza si dimostra entusiasta della morte del giovane reporter americano e afferma di voler essere la prima donna a decapitare un occidentale; nel messaggio lei parla di “terroristi inglesi e americani”. La giovane jihadista invita altre ragazze inglesi a seguire il suo esempio e posta addirittura una foto del suo bambino che imbraccia una mitragliatrice.
L’ISIS- Lo Stato Islamico dell’Iraq e della Siria, ISIS , conosciuto anche con il nome di Stato Islamico dell’Iraq e del Levante, ISIL, è uno Stato non riconosciuto dall’ONU e guidato da un gruppo jihadista attivo in Siria e in Iraq. L’ISIS si è autoproclamato Stato indipendente il 9 aprile 2013, dichiarandosi poi Califfato il 29 giugno del 2014. Abu Bakr a-Baghdadi venne nominato come suo califfo. Lo Stato Islamico segue un’interpretazione estremamente anti-occidentale dell’Islam, promuove la violenza religiosa e considera coloro che non concordano con la sua interpretazione come infedeli. Si tratta di un movimento ecumenico, che accoglie chiunque sia disposto a convertirsi e diventare militante e quindi suddito del califfato. L’ISIS ha attratto a sé molti uomini, e anche molte donne, da tutto il mondo, soprattutto dall’Europa e sta conducendo una guerra fra l’Iraq e la Siria finalizzata all’occupazione di quello che per i jihadisti deve essere lo Stato Islamico.
L’esecuzione di Foley- Il 19 agosto, in un video dal titolo “Messaggio all’America”, uno degli jihadisti dell’ISIS ha decapitato James Foley, reporter di Boston che era stato rapito il 22 novembre 2012 in Siria. Nelle immagini si vede Foley in ginocchio con una tuta arancione, come quella indossata dai prigionieri di Guantanamo con alle spalle un uomo vestito di nero. Poco dopo, si vede il corpo di Foley con la testa insanguinata poggiata in grembo. L’orrore filmato in questo video è stato uno shock per il mondo intero e purtroppo tutto questo sembra essere solo l’inizio, visto che l’ISIS ora minaccia di uccidere Steven Joel Sotloff un altro giornalista americano, annunciando anche vendetta nei confronti degli USA.
COMMENTI
[…] Il fatto – Le attiviste di Femen sono note oramai per le loro manifestazioni di protesta eclatanti e spesse volte al centro della critica mediatica. Le dimostrazioni di Femen sono attuate “senza mezzi termini” e mostrano ciò che davvero conta: il dato oggettivo della protesta; lasciando agli altri il compito di catalogare la dimostrazione come “sfrontata ed eccessiva” piuttosto che “decisiva e innovativa”. L’ultima azione dimostrativa è stata svolta come denuncia e “inno di protesta” verso l’ISIS ed è stata innescata anche dal caso recente della diffusione dell’esecuzione del giornalista James Foley in seguito al quale anche altre sono state le reazioni. […]
[…] a diventare virale, è la raccolta di fondi a favore dell’UNICEF per l’emergenza in Siria. In molti tweet con relativo selfie allegato, dopo l’hashtag #WakeUpAll, si legge “Text […]