Race for the cure: intervista esclusiva a Rosanna Banfi

Race for the cure: intervista esclusiva a Rosanna Banfi

Intervista esclusiva a Rosanna Banfi madrina di Race For The Cure

Race For The Cure – Il 16-17-18 maggio si terrà a Roma Race For The Cure, manifestazione della durata di tre giorni, circa la prevenzione e la lotta ai tumori del seno. Madrina di Race For The Cure é l’attrice Rosanna Banfi, figlia del celebre Lino Banfi, nota per le sue interpretazioni in “Grandi Magazzini” (1986), “Lo zio d’America” (2002), “Il padre delle spose” (2006) ed ora sul piccolo schermo in “Un Medico in Famiglia 9”, dove interpreta l’ostetrica Tea, una delle presenza storiche del cast. La lotta ai tumori del seno é una tematica cara a Rosanna Banfi, in quanto nel 2009 lei stessa é stata colpita, suo malgrado, dalla malattia. Dal 2011 é infatti consigliera e madrina di Komen Italia, un’associazione non-profit, basata sul volontariato, che opera dal 2000 nella lotta ai tumori del seno, con programmi di promozione della prevenzione, aggiornamento continuo degli operatori sanitari e supporto alle donne operate.

Female World ha avuto il piacere e l’onore di intervistare la madrina di Komen Italia, Rosanna Banfi.

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Intervista esclusiva a Rosanna Banfi

1) Rosanna, la parola “cancro” é da sempre un tabù e a pronunciarla fa paura. Quali sono state le sensazioni e le emozioni che hai provato dopo la scoperta del tumore e cosa consiglieresti alle donne che si trovano ogni giorno ad affrontare il tumore al seno?

Credo che la parola “paura” sia naturale per chiunque si trovi di fronte alla parola “cancro” però bisogna avere più paura a non controllarsi, paura a lasciarsi andare piuttosto che ad avere questa risposta perché quando si ha questa risposta, se si è fatto in tempo, la cosa si può risolvere.

2) Dal 2011 sei consigliera e madrina dell’associazione Komen Italia, che ogni anno organizza Race For The Cure, maratona per la lotta contro il tumore al seno, giunta quest’anno alla 15esima edizione. Quanto é importante il sostegno di associazioni come Komen alle donne affette dal tumore al seno?

È importantissimo perché, nel caso della Komen, è un’organizzazione che viene dall’America e copre un numero di donne vastissimo. Ogni anno ci sono circa 45 mila casi di tumore al seno e circa 10 mila non ce la fanno. Perciò è un argomento di cui bisogna parlare, parlare e parlare e la Race è un’occasione per parlarne.

3) Quanto é stato importante l’aiuto e il sostegno dei tuoi cari nella tua battaglia contro il tumore?

Moltissimo, sono stata molto fortunata, perché ho avuto vicino la mia famiglia, mio marito prima di tutti, papà, mamma, tutti mi sono stati molto vicini; sembra una cosa naturale ma non è una cosa naturale perché ci sono molti uomini che lasciano le mogli in queste situazioni, per paura, per vigliaccheria, per angoscia e alcuni addirittura tornano quando la moglie guarisce, però fortunatamente non è stato il mio caso.

Potete ascoltare l’intervista completa al seguente video

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