Una donna presidente della Repubblica? Ecco quali sono i nomi più probabili:
Chi succederà a Napolitano? – Sono giorni di fermento al Quirinale dopo le dimissioni di Giorgio Napolitano. Molti i nomi papabili per la successione. Dal 14 gennaio, a ricoprire la carica è Pietro Grasso, nominato ad interim fino alla nuova elezione, che avverrà entro quindici giorni dal ritiro del presidente uscente. Secondo l’articolo 86 della Costituzione “Le funzioni del Presidente della Repubblica, in ogni caso che egli non possa adempierle, sono esercitate dal Presidente del Senato. In caso di impedimento permanente o di morte o di dimissioni del Presidente della Repubblica, il Presidente della Camera dei deputati indice la elezione del nuovo Presidente della Repubblica entro quindici giorni, salvo il maggior termine previsto se le Camere sono sciolte o manca meno di tre mesi alla loro cessazione”. Secondo gli addetti ai lavori, la prima votazione dovrebbe avvenire alle ore 15.00 del 29 gennaio. Nei primi tre scrutini è richiesta la maggioranza dei due terzi dell’Assemblea, dal quarto è sufficiente quella assoluta.
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Le possibili candidate – “Il Paese è pronto per avere un presidente della Repubblica donna. In Italia ci sono donne autorevoli, che hanno delle storie significative, ed è giusto che possano essere considerate” ha dichiarato Laura Boldrini. L’idea di una donna al Quirinale era già emersa nel corso degli scrutini del 2013. Ma chi potrebbe essere la donna a succedere a Napolitano? Vediamo qualche possibile nome: Roberta Pinotti, Ministro della Difesa e in passato Sottosegretario di Stato del Ministero della Difesa (governo Letta). Anna Finocchiaro, Presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato e dal 1996 al 1998 Ministro per le Pari Opportunità. Linda Lanzillotta, Vicepresidente del Senato e dal 2006 al 2008 Ministro per gli Affari Regionali e per le Autonomie Locali. Paola Severino, ex Ministro della e Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura dal 1997 al 2001. Marta Cartabia, Vicepresidente della Corte costituzionale da novembre 2014. Nelle scorse settimane, tra queste possibili candidate compariva anche il nome di Emma Bonino, probabilmente la favorita tra tutte. E’ di qualche giorno fa l’intervista radiofonica in cui la stessa Bonino ha annunciato di avere un tumore ai polmoni. La malattia la terrà lontana dal mondo politico almeno per i prossimi sei mesi.
L’Italia è pronta per una donna al Quirinale? – L’emancipazione femminile ha certamente contribuito all’incremento della percentuale di donne al potere. Le quote rosa sono un argomento ancora ampiamente dibattuto nella sfera politica attuale. I cinque Paesi con la percentuale più alta di donne in Parlamento sono, nell’ordine: Ruanda (56,3%), Andorra (53,6%), Svezia (45%), Sudafrica (44,5%) e Islanda (43,2%). In Italia si parla del 21,3%, cifra che non si avvicina nemmeno lontanamente a quelle citate. Considerando gli incarichi, quattro importanti posizioni sono attualmente occupate da donne: presidente del Senato (carica temporanea per Valeria Fedeli), presidente della Camera (Laura Boldrini), segretario generale del Senato (Elisabetta Serafin) e segretario generale della Camera (Lucia Pagano, in carica da pochi giorni).
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