Pubblicità e photoshop: la bellezza è un’altra cosa

Pubblicità e photoshop: la bellezza è un’altra cosa

Pubblicità e photoshop: la bellezza non è perfezione, è asimmetria equilibrata. Female World vi propone i fotoritocchi di donne bellissime ridotte a Barbie...

Crescere con photoshop – Uno dei rituali di passaggio occidentali, ineludibili per le giovani adolescenti che costruiscono pian piano la loro identità di donne, passa per le riviste di moda e bellezza. Sfogliare pagine e pagine di donne statuarie con la pelle fumosa e gli sguardi robotici mina l’autostima di molte ragazze in fase di crescita, e ammettiamolo anche delle donne belle e fatte. Eppure il mondo pubblicitario al quale sembriamo così legate è un ambiente ostile al sesso femminile, ancora le donne vengono mercificate e degradate dalla pubblicità, ma non solo. Le reclame dei prodotti pensati apposta per noi donne, non propongono affatto modelli nei quali potersi identificare, ma solo una disumanizzazione del corpo femminile per rientrare in canoni estetici di una perfezione ben poco realistica.

Ultimamente sfogliando le suddette riviste mi sono chiesta: ma poi perchè la perfezione significa bellezza? Da dove viene questa ossessione per la simmetria, se di fatto nessuno, neanche le modelle, attrici e star di vario genere, sono realmente perfette?

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L’ossessione per la perfezione – La risposta che mi sono data guardando a quel mondo è: non è importante essere perfette, è importante sembrarlo.

Pare pensarla come me Anna Hill, studentessa 24enne della East Carolina University, che ponendosi il mio stesso quesito, ha risposto con  una parodia degli spot che propinano bellezze irrealistiche, rese tali dall’onnipresente photoshop. ” Di solito le testimonial vengono così alterate che la forma prevale sul contenuto. Mentre le caratteristiche uniche delle donne sono dettagli che contribuiscono alla bellezza delle donne e che dovrebbero quindi essere celebrati e non certo rimossi”.

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La  bellezza patinata – Il punto è proprio questo. Attrici e modelle bellissime vengono ritoccate per eliminare dettagli ritenuti dagli stilisti o pubblicitari, difetti. Vi propongo qualche esempio celebre, qualche caso di fotoritocco assolutamente non necessario, che altera in  concetto di bellezza fino a privarlo di qualsivoglia contenuto.

Il primo che vi propongo riguarda la testimonial del 2009 del calendario Campari, la bellissima Jessica Alba, che più che difetti, presenta caratteristiche, ma non pare che il fotografo la pensasse così, la sua figura è stata slanciata, fianchi e gambe assottigliate. Il risultato è una Barbie ispanica, non una bella donna. La stessa sorte è toccata a Kim Kardashian, famosa per le sue curve formose e abbondanti, seno prosperoso,  fianchi morbidi. Bene le regole pubblicitarie vogliono una donna dal seno grosso e i fianchi stretti, le cosce sottili, assolutamente sproporzionata, veicolando un messaggio estetico irriproducibile senza chirurgia o  adattamenti alla foto. Un esempio eclatante di questa follia ha riguardato Filippa Hamilton, per Ralph Lauren, photoshoppata così tanto da sparire quasi. Un photoshoot che sembra un inno all’anoressia, quando in realtà la modella presenta una magrezza piuttosto normale, assolutamente  non esasperata come nello scatto.

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C’è chi dice no – Ma nello star system c’è chi si  sta sempre più schierando contro un uso così eccessivo del fotoritocco. Uno dei  primi casi ha riguardato il video realizzato dalla modella nel quale mostra passo passo la trasformazione attraverso photoshop, da donna a barbie in plastica scala 1:1.  Altri due esempi  riguardano l’ Inghilterra,  la quale ha censurato due campagne pubblicitarie, una della Nivea, l’altra della Lancome con testimonial Julia Roberts, poichè sarebbe impossibile raggiungere i risultati mostrati con i prodotti. Continuiamo, la bella Keira Knightley si è infuriata con i produttori di King Arthur quando le è stata presentata la locandina del film, nella quale il suo seno magicamente acquista una o due taglie. Anche Beyoncè, sempre fiera del suo corpo formoso e imponente, non ha gradito affatto i ritocchi eseguiti al suo corpo negli scatti per la campagna estiva di H&M. Come anche Jennifer Lawrence, testimonial dell’ultima collezione Dior, che ha così commentato le immagini: “Oddio, non sembro proprio io! Ovviamente è merito di Photoshop, la gente normale non ha questo aspetto”. 

Forse intendeva dire demerito.

COMMENTI

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  • comment-avatar

    […] alla realtà- A volte, un’immagine presa dalla realtà, o creata con un bel lavoro di Photoshop, può essere più affascinante e bizzarra di un sogno. Grazie al progetto di un fotografo, Gray […]